FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

La ‘puncicata’ a buon mercato e rischio minimo

A Arezzo, il virus dei coltelli si diffonde con due casi in una domenica di primavera. Coltelli e bottiglie rotte tornano di moda, coinvolgendo anche i minorenni in scontri e risse notturne. La pratica preoccupa per la facilità di accesso alle armi e i rischi minimi di essere puniti.

Il virus dei coltelli contagia anche Arezzo. Due casi infettano una domenica di soleggiata primavera. Fendenti nella notte in zona al parco Ducci, nel tardo pomeriggio a due passi da Corso Italia. Armi che riemergono dalla Cavalleria Rusticana di Verga, sono tornate di attualità e non solo tra i giovani. Scontri fra tifosi, rapine e risse notturne con un unico denominatore: un coltello. O nel migliore dei casi, una bottiglia rotta.

La ‘puncicata’ dei romani è una moda non solo nelle metropoli e coinvolge anche i minorenni. Senza troppe valutazioni sociologiche restano quelle pratiche: procurarsi un coltello o una bottiglia è facile e ha costi contenuti. Per non dire dei rischi che si corrono anche a essere beccati. Minimi.