La rete sociale che resiste ma non basta

L'aumento della povertà in una società consumistica mette in discussione il concetto di benessere anche per chi ha un'occupazione. La solidarietà cittadina è importante, ma non sufficiente per affrontare le nuove sfide.

Come sosteneva il sociologo Zygmunt Bauman: "Una cosa è essere poveri in una società di produttori e in piena occupazione; ben altra cosa è essere poveri in una società consumistica, in cui i progetti di vita si costruiscono più sulla base delle scelte del consumatore che sul lavoro". A volte nemmeno avere un’occupazione è sufficiente: anche chi lavora può far fatica a far quadrare il bilancio. L’ennesimo campanello d’allarme che arriva dalla Croce Rossa sembra un controsenso in una città benestante che è la seconda per export della Toscana. Di certo il problema va affrontato in rete, nessuno può farcela da solo: di fronte alle nuove povertà resta salda la ‘ricchezza solidale’ della città che tante associazioni portano avanti. Ma non basta più.

Federico D’Ascoli