La rinascita del paese fantasma, c’è la data. Il progetto: sostenibilità ambientale e cultura

Il borgo fantasma di Cavriglia rinato grazie a un finanziamento di 20 milioni di euro per la sua rigenerazione culturale, sociale ed economica. Il progetto prevede la creazione di musei, spazi pubblici, residenze per artisti e molto altro, puntando sulla sostenibilità e l'accessibilità.

E venne il giorno della posa della prima pietra per la rinascita di Castelnuovo d’Avane, il paese fantasma di Cavriglia che si è aggiudicato il bando Pnrr da 20 milioni di euro per la sua rigenerazione culturale, sociale ed economica. La cerimonia, che segna l’avvio del percorso pensato per riportare in vita il borgo, è in programma il 25 ottobre alle 13 e interverranno il presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni e il suo vice Filippo Boni, l’ingegner Giovanni Cardinale e l’architetto Marco Casamonti, consulente per la progettazione. Il piano operativo per riqualificare la frazione, abbandonata dai residenti negli anni ‘60 a causa dell’avanzare delle escavazioni di lignite, sarà improntato al rispetto dei criteri più attuali di sostenibilità ambientale ed energetica e un’attenzione speciale verrà riservata all’accessibilità e alla cultura. Vie e piazze infatti ospiteranno due musei, spazi pubblici rigenerati, giardini, luoghi della memoria, strutture turistiche come un albergo diffuso e ristoranti, una casa dell’arte contemporanea, residenze per artisti, botteghe commerciali ed artigianali, ambienti dedicati al co-working e ai "nomadi digitali".

Non mancheranno infine abitazioni destinate al social-housing, l’edilizia residenziale sociale. Accanto agli interventi nell’abitato altri interesseranno la viabilità di accesso e uscita, curata da Enel Produzione Spa, con la costruzione di un tracciato alternativo di collegamento al vecchio borgo dalla Strada Provinciale delle Miniere. Il progetto di recupero rappresenta un inedito assoluto per la Toscana e contribuirà a sviluppare ulteriormente il turismo e l’economia del territorio cavrigliese che ha già tra i punti cardine la cittadella dello sport prevista nell’area polivalente di Bellosguardo. Una sorta di villaggio olimpico che potrà contare su circuiti ciclistici e impianti per il padel già presenti nella zona, il campo da golf a 18 buche, un palasport e un parco acquatico dotato di una piscina olimpionica scoperta e di una semiolimpionica coperta.

Maria Rosa Di Termine