ANGELA BALDI
Cronaca

La rivoluzione dei medici di famiglia: "Qui siamo già nelle case di comunità"

Nasorri: "La proposta di riforma non dovrebbe creare grossi stravolgimenti ad Arezzo, qui modello collaudato"

Nasorri: "La proposta di riforma non dovrebbe creare grossi stravolgimenti ad Arezzo, qui modello collaudato"

Nasorri: "La proposta di riforma non dovrebbe creare grossi stravolgimenti ad Arezzo, qui modello collaudato"

Cambiamenti in vista per i medici di famiglia che perderanno la loro autonomia per diventare se non a tutti gli effetti dipendenti pubblici, dei para subordinati convenzionati con il sistema sanitario nazionale. Obiettivo della riforma garantire assistenza ai pazienti sia negli studi che nelle Case di Comunità, dove i cittadini troveranno medici dalle 8 del mattino alle 8 di sera, in grado di fare anche esami come elettrocardiogrammi, ecografie, spirometrie.

Dottor Nasorri, segretario provinciale dei medici di medicina generale, cosa cambia?"Il decreto ministeriale guida l’attività territoriale dei medici di medicina generale ma a livello locale camba poco. Ad Arezzo infatti esistono già una ventina di case della salute, alcune già trasformate in case di comunità e altri abb principali da costruire. Il medico che lavora da solo non esiste più tranne in zone più periferiche, ma anche in quel caso i medici devono far parte di un’aggregazione funzionale territoriale Aft. Le case della salute si trasformeranno presto in case di comunità. Il problema organizzativo sorge in altre regioni in cui si è indietro di 15 anni. Il modello toscano è vincente da adottare in tutta Italia".

Obiettivo del governo ripopolare le case della salute?"Sì anche se ad Arezzo come in tutta Toscana, le case della salute ci sono e sono popolate di medici e così saranno le case di comunità. Ma ci sono regioni in cui questa organizzazione non era stata mai impostata. Diventare dipendenti a tutti gli effetti non è contemplato perchè non ci sono risorse, ma è introdotto l’obbligo di frequentare le case di comunità da parte dei medici di famiglia. Noi siamo già in casa della salute e se cambiano nome è lo stesso. Ora c’è bisogno di accordi regionali e aziendali per far decollare le strutture. La riforma è un atto dovuto del governo per quelle frange di medici che hanno sempre detto no alle case di comunità".

Quante le ore da dedicare alle case della salute?"La proposta di legge, suddividerebbe le attività del medico in due destini: all’assistenza si dovrebbero dedicare 20 ore settimanali, le altre 18 da fare all’interno delle case di comunità. In ogni caso le 20 ore settimanali di assistenza alla popolazione sono poche perché adesso siamo a domicilio e in ambulatorio da mattina a sera, da capire come riorganizzarci".

Quante sono le case della salute ad Arezzo e quanti i pazienti per medico?"20 in provincia che raggruppano vari medici di medicina generale, si presta assistenza, si fanno anche vaccini e sanità di iniziativa. Gli assistiti per ogni medico secondo l’accordo sono 1500, ma in particolari situazioni di carenza il numero può salire fino a 1800. Tutto funzionerà se avremo un numero adeguato di medici, ma la carenza assistenziale non è sanata, ad Arezzo mancano una decina di medici di famiglia".