Arezzo, 23 settembre 2015 - La scuola assume ancora. Dopo l’infornata di inizio anno, centinaia di assunzioni in provincia e circa centomila a livello nazionale, ora arriva la fase C. E da ieri se ne conoscono anche le proporzioni. In Toscana metterà a disposizione 2937 posti: 1078 nella primaria, 427 alle medie e 1432 alle superiori. Più 354 cattedre di sostegno, uno dei ruoli ancora più scoperti.
E ad Arezzo? Per ora siamo alle stime, per quanto quasi certe: dovremmo muoverci tra i 300 e i 330 posti in palio. Che Un in questa fase dovrebbero premiare quasi completamente gli insegnanti locali. Un paradosso. Perché chi ha scelto prima, gli insegnanti della fase B, si è dovuto rassegnare a fare le valigie o al massimo rinviarle all’anno prossimo. Chi sceglie dopo no, tiene tutto nell’armadio e va al lavoro in bicicletta.
Qui gli ultimi sono i primi. Da ieri i presidi sono chiamati ad esprimersi per indicare al ministero quali e quanti insegnanti siano necessari per la fase di potenziamento. Viene indicata una griglia di aree disciplinari. Sono grandi capitoli: umanistico, linguistico, scientifico, artistico e musicale, socioeconomico, motorio e laboratoriale. Con il preside a decidere da che parte vuole buttare il suo istituto.
Per la scelta diventeranno determinanti il numero degli alunni e le aree di progetto. In base alle previsioni si parla di una media di 6/7 insegnanti per istituto, da un minimo di 3 insegnanti (il tetto minimo) in su. Tra il 12 e il 20 novembre questo «tesoretto» di insegnanti e speranze sarà assegnato alle varie realtà: tenendo conto del numeri di alunni, delle situazioni di disagio, dei tassi di dispersione scolastica. I prof arriveranno in classe tra la fine di novembre e i primi di dicembre.