LUCIA
Cronaca

"La sfida della convivenza a Rondine: giovani protagonisti della pace oltre le macerie"

Giovani provenienti da zone di guerra scelgono di vivere insieme a Rondine, dimostrando che la pace è possibile anche tra nemici. Un esempio di speranza e resilienza per le generazioni future.

Bigozzi

Quelli di ieri e quelli di oggi, costretti a lasciarsi alle spalle la loro casa bersagliata dalle bombe. Ma parecchi non sono più bambini, sono giovani nati e cresciuti che al posto della fuga scelgono la sfida, non si rassegnano e provano a invertire la rotta. È la sfida, faticosa, rinnovata giorno per giorno, di convivere a Rondine con il loro nemico, la sfida di dimostrare che la pace è possibile se in due riescono a dividere il bagno e pure i panni nella stessa lavatrice. La sfida delle piccole cose davanti alle macerie di quelle grandi. Macerie che i superstiti di Civitella si sono portati dentro per una vita, fino alla commozione di vedere un presidente della Repubblica padre, anzi nonno, inginocchiarsi nella chiesa dove morirono i loro cari e farne un esempio a livello nazionale. E di trarne la forza che oggi gli altri giovani, quelli russi e ucraini, israeliani e palestinesi, traggono da dentro per lasciare le loro case e scommettere sulla Cittadella della pace. Perché i bambini ci guardano, i giovani anche. Ma spesso lo fanno per insegnarci qualcosa.