LUCIA BIGOZZI
Cronaca

La spiaggia etrusca dell’altro Ariston. Il villaggio Woodworm in riviera. L’impronta dell’etichetta sull’evento

I protagonisti sfileranno tutti sotto le insegne nostrane. Pronto lo scouting per allargare la scuderia .

I protagonisti sfileranno tutti sotto le insegne nostrane. Pronto lo scouting per allargare la scuderia .

I protagonisti sfileranno tutti sotto le insegne nostrane. Pronto lo scouting per allargare la scuderia .

La Woodworm esce dalla porta ma rientra dalla finestra. L’etichetta discografica aretina, una delle rivelazioni della canzone italiana degli ultimi anni, per un anno è a digiuno, sia di artisti in gara che di quelli in passerella con i duetti. Ma lancia la fantasia oltre l’ostacolo. Qui Casa Arezzo, a voi Ariston. Dalla spiaggia al palcoscenico nella settimana dove tutta l’Italia canta Sanremo. La spiaggia, è l’altro palcoscenico che parla aretino. Perchè aretina è la casa discografica che in riva al mare da stasera apre le porte della "casa" dove si incroceranno artisti, attori, giornalisti. Un Ariston con vista sul mare, fatto non di sabbia ma di cemento e radici profonde. Woodwoorm ha costruito l’Urban Vision loves Rolling Stone Village: è la piccola Arezzo trapiantata in riviera che accoglie la più importante rivista di rock. Un quartier generale dove gli strateghi dell’etichetta aretina Marco Gallorini e Andrea Marmorini segnano i passi verso il target: scovare artisti e portarli nella scuderia che ha già nel carnet La Rappresentante di lista, Motta, Malika Ayane, Fast Animals And Slow Kids. Il village di Woodwoorm diventerà un punto di incontro per artisti, giornalisti e professionisti del settore musicale. Da oggi e fino a sabato ogni giornata sarà scandita da talk, interviste esclusive e performance live. Perchè sul fatidico Divano Rolling gli artisti in gara racconteranno il loro festival, dal loro punto di vista e senza filtri. A mezzogiorno in punto il podcast Tintoria porterà la sua ironia e il suo linguaggio tagliente dando spazio alla stand-up comedy e a conversazioni fuori dagli schemi.

Tra gli appuntamenti più attesi del pomeriggio c’è l’intervista di Valeria Golino a Elodie e l’appuntamento con VivaelFutbol, il podcast cult che esplora il mondo del calcio con uno sguardo inedito. Seguono gli incontri con i protagonisti del mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento, mentre la sera sarà animata da DJ set e live performance tra cui spiccano, tra gli altri, artisti del roster di Woodworm come i Fast Animals And Slow Kids, i Calibro 35, Darío Mangiaracina de La Rappresentante di Lista. Lui da solo, Veronica che completa il duo più gettonato della Woodworm stavolta non c’è, impegnata su altri palcoscenici. Ma i due si prendono la rivincita con gli interessi: negli sport scelti da Carlo Conti per lanciare il festival la loro canzone impazza, eseguita da idraulici, panettieri, vigili urbani. "Con le mani, con le mani...": sì tutti cantano Sanremo e una bella fetta canta il pezzo più famoso della Woodworm.

Il gran finale? Festival a tutto gas perchè ogni giornata, finirà con la visione collettiva del gara sul palco dell’Ariston. Fino al clou della settimana aretina a Sanremo: il sabato sera l’evento speciale dedicato a Futures che chiuderà le attività dello spazio e festeggerà un anno dalla sua partenza. Woodworm ha scelto di dedicare la serata Futures a Paolo Benvegnù, l’artista profondamente legato ad Arezzo, scomparso a dicembre. Il sabato è da sempre la serata della festa aretina sulla spiaggia: e la tradizione si rinnova perfino in un anno di assenza dal palcoscenico principale. Avrebbe dovuto essere nel villaggio Woodwoorm a intercettare nuovi talenti.

Futures è il progetto che punta a scoprire e formare i giovani emergenti costruendo percorsi di crescita per gli artisti del futuro. Un caleidoscopio di iniziative che fa dell’etichetta aretina on solo una casa discografica ma anche un incubatore di talento. La chiave di violino? "Unire la passione per la musica con l’intrattenimento di qualità, creando esperienze uniche", spiegano Gallorini e Marmorini. Che sulla spiaggia costruiscono il loro Sanremo. E lo lanciano verso il mare del futuro, aspettando l’alba della canzone che verrà.