Scandisce la parola "resistenza" davanti al presidente Mattarella e alle autorità con in testa il prefetto Maddalena De Luca e le istituzioni, il parlamentino della Toscana guidato dal presidente Antonio Mazzeo. "Non dimentichiamo mai il sacrificio delle vittime perchè con il loro sangue è stata scritta la Costituzione, dalla loro lotta nasce la nostra libertà". Ci sono gli assessori regionali e i sindaci con la fascia tricolore a dare il senso della solennità e della partecipazione. Il governatore Eugenio Giani (nella foto) scandisce la parola "resistenza" per sollecitare a coltivare "la memoria superando la retorica. Le giovani generazioni devono avere nel dna il senso di Resistenza a tutto ciò che è estremismo". E "resistenza" diventa la parola-chiave per ribadire, proprio qui, l’urgenza di una "giustizia penale e civile. C’è una legge che blocca i risarcimenti ai familiari delle vittime; va sbloccata. Il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo ricorda che la Toscana ha varato una norma che sostiene le iniziative di Comuni e associazioni sugli eccidi nazifascisti". A margine della cerimonia, Cipriano Bonichi che aveva 8 anni e mezzo quando gli uccisero il padre, ha consegnato al capo dello Stato una lettera dei sopravvissuti per chiedere un suo intervento sullo sblocco dei risarcimenti. "Non è una questione di soldi, ormai siamo vecchi. È per affermare il principio che abbiamo subito un grave torto", incalza coi suoi 88 anni e i ricordi dell’orrore cuciti addosso.
CronacaLa spinta di Giani sui risarcimenti : "Vanno sbloccati i fondi del Pnrr"