Un mese. Il tempo, settimana più settimana meno, che serve ai tecnici delle società di ingegneria incaricate da Anas per completare il progetto esecutivo del tratto aretino della Due Mari da San Zeno alla Magnanina. Lo stesso sul quale il Comune ha rilanciato il ricorso al Tar per le "famigerate" bretelle sollecitando la necessità di una nuova Valutazione di impatto ambientale rispetto a un tracciato pensato e progettato quattordici anni fa. Il ricorso ai giudici del tribunale amministrativo toscano è scattato dopo l’ok del Commissario straordinario al progetto definitivo della superstrada (nel dicembre 2024) e, come spiegano da Palazzo Cavallo va in continuità col ricorso presentato nel 2023 e l’atto di indirizzo approvato dal consiglio comunale.
Così, se da un lato Anas conferma "l’avanti tutta" sul progetto del tracciato, dall’altra l’appello al Tar produce di per sè un rallentamento sulla tabella di marcia. Non solo. Nella storia, tribolata, di questo tratto di superstrada, c’è un tornante: è la delibera della giunta regionale (numero 668) che lo scorso 3 giugno ha approvato l’intesa tra il governatore toscano Eugenio Giani e il Commissario straordinario nazionale per la Due Mari, Simonini e accoglie una proposta del Comune per la quale "dovrà essere realizzato, ove tecnicamente possibile, nell’ambito dello sviluppo del progetto esecutivo, l’adeguamento stradale necessario del tratto della strada provinciale 21 fra il punto di intersezione con la nuova bretella e la rotatoria presente in località Ponte a Chiani che consente l’immissione nel raccordo autostradale Arezzo-Battifolle, per mitigare le criticità evidenziate dal Comune di Arezzo in ordine all’incremento di traffico e del passaggio di mezzi pesanti".
La riunione a Firenze nell’aprile 2024 alla presenza del presidente Giani e il Commissario Simonini, il sindaco Ghinelli e gli assessori Sacchetti, Casi e Lucherini, ribadisce l’assessore regionale Stefano Baccelli ha di fatto confermato il progetto del tratto aretino, comprese le bretelle. La sollecitazione del Comune a modificare proprio le bretelle non era stata accolta dal Commissario che tuttavia, aveva dato l’ok alla revisione del collega mento con la provinciale 21.
Da Palazzo Cavallo replicano sottolineando che dopo quella riunione, il progetto definitivo varato a dicembre non ha tenuto conto delle richieste dell’amministrazione comunale. Di qui, il ricorso che non vuole bloccare l’opera ma punta a una nuova Via per verificare l’impatto ambientale di un’opera che avrà ricadute sulla viabilità e le zone abitate.
Ad oggi, il paradosso di questa vicenda è che ci troviamo con un progetto esecutivo in fase di redazione (interamente finanziato) e l’Associazione Temporanea di Imprese aggiudicataria dei servizi di progettazione non può interrompere questa fase per precisi impegni contrattuali di Anas. Un rompicapo.
Lucia Bigozzi