LUCIA BIGOZZI
Cronaca

La terra delle griffe non si ferma più Azienda realizza gli interni di Tiffany

Da mobiliere a specialista delle maison del lusso: e alla fine incrocia la catena resa celebre dalla Hepburn. Da Levane alla Quinta Strada di New York: dà lavoro in Valdarno a cento ditte. E si allarga anche a Bulgari

di Lucia Bigozzi

Si muove tra Tiffany, Bulgari, Yves Saint Laurent e Ferragamo. Progetta e realizza allestimenti scenografici per le passerelle on the road delle griffe dell’alta moda. Tutti pezzi unici. Sono negozi, store, vetrine esclusive ed eventi riservati a clienti selezionatissimi durante i quali le Maison presentano collezioni e si fa business ad altissimo livello.

Paolo Selvolini, uno dei soci fondatori della Ms Arredamenti, da Levane alla Quinta Avenue di New York nel quartier generale della griffe del gioiello. E’ una delle aziende aretine che ha saputo trasformarsi cogliendo la scia dell’alta moda e del circus del lusso. E’ la conferma di un trend in espansione a livello provinciale: grandi griffe investono nella qualità degli artigiani home made e nel concetto di filiera corta. Esattamente l’opposto della delocalizzazione in Oriente o nei paesi dell’Est che ha attraversato gli anni Novanta e impoverito i territori. Gli effetti stanno nei numeri dell’export del settore moda aretino che chiude il 2022 in grande stile.

"Stiamo lavorando molto con Tiffany: periodicamente andiamo a New York e ci occupiamo di curare gli allestimenti proprio per le vetrine più prestigiose che affacciano sull strada dello shopping", spiega l’imprenditore, da oltre quarant’anni con le mani nel legno (e la passione per il modellismo dal quale trae ispirazione per i progetti), in tutte le sue evoluzioni. Nata come azienda specializzata nell’arredamento di interni, ha tracciato rotte nuove, aprendo mercati inesplorati, nel mondo haute couture.

"Ho cominciato in una bottega artigiana del legno, ho imparato il mestiere, poi mi sono messo in gioco perchè saper fare non basta. Occorre avere una visione, puntare su innovazioni per soluzioni sempre più attrattive per il cliente". Oggi sono molte le falegnamerie e le aziende di componentistica che hanno affrontato la mutazione seguendo i mercati del lusso. I numeri raccontano l’innovazione nell’attività di un’azienda che dà lavoro a 72 persone, sta assumendo anche se non riesce a trovare personale qualifcato (dagli operai ai progettisti) e ha visto quasi raddoppiare il fatturato negli ultimi tre anni. "Nel 2019 abbiamo chiuso con 15 milioni, cifra dimezzata nel 2020 per effetto della pandemia. Nel 2021 abbiamo fatturato 14 milioni e nel 2022 siamo passati a 23, con un +70 per cento. Nel 2023 consolideremo i risultati" osserva Selvolini che nel team ha 25 disegnatori e progettisti e in azienda reparti diversificati: dalla tappezzeria alla verniciatura, taglio laser, metallo. Sono piccole ’officine’ necessarie ad accorciare la filiera".

Il volano Prada è il motore dell’economia valdarnese e tuttavia, esistono anche altre realtà imprenditoriali che alimentano l’indotto. "Noi diamo lavoro a circa cento aziende nel territorio e lo dico con grande orgoglio", afferma Selvolini che sta lavorando a un nuovo progetto per Tiffany a Dubai, ancora top secret. Un anno fa per la Maison del gioiello ha realizzato un temporary in Avenue Montaigne, nel cuore di Parigi: "Una sorta di baule da viaggio che si apriva e chiudeva all’interno di una parete diventando espositore". Eppoi c’è la giostra fatta di lucine e specchi con un diametro di quattro metri, automatizzata, per un evento di Bulgari a Venezia. E continua a piantare bandierine nel mondo: dalla Cina al Giappone, dall’America agli Enirati Arabi.