GAIA PAPI
Cronaca

"La terra ha la febbre: cambiamo stile di vita"

Pagliuca al liceo Redi alla scuola di politica. "Clima, risorse, smog: i giovani devono sapere cosa li aspetta". Le guerre diverse del mondo .

Pietro Pagliuca, manager di sistemi nel settore agro-alimentare,

Pietro Pagliuca, manager di sistemi nel settore agro-alimentare,

Il mutamento climatico nel contesto dei conflitti mondiali. È l’argomento che oggi Pietro Pagliuca, manager di sistemi agro-alimentare, da cinquanta anni impegnato nello studio dell’innovazione in agricoltura, parlerà agli studenti del Liceo Redi.

Di cosa parlerà ai ragazzi?

"Di tutto ciò che riguarda il pianeta, delle sue risorse, di quanto il cambiamento climatico incida sulla disponibilità delle risorse e quindi quanto possa incrementare i conflitti".

Tema che nel tempo ha subito dei cambiamenti...

"La terra è sempre più globalizzata anche dal punto di vista dei cambiamenti climatici. Se l’emissione di Co2 prima interessava essenzialmente i paesi occidentali, oggi è un problema globale. L’aria, l’acqua e la terra sono influenzati dai cambiamenti climatici. L’aria, dall’emissione di Co2; l’acqua che influisce sul clima, può diventare elemento limitato e limitante per la vita di popoli. La terra che viene sempre più sfruttata dall’agricoltura e dagli allevamenti".

Argomenti enormi. E i giovani?

"Si trovano difronte ad uno scenario che cambierò gli equilibri geo politici. Abbiamo, però, tanti dati e strumenti da poter e dover utilizzare per il benessere della collettività, oltre a dover trovare la capacità di modificare i nostri comportamenti".

Cosa devono capire?

"Il cambiamento climatico che ha portato un aumento delle temperature di un grado e mezzo ci dice che il paese comincia ad avere la febbre. I giovani devono capire che siamo in un punto molto delicato che sta portando verso un cambiamento di vita e di equilibri, di forza e di conflitti. L’America che cerca di accaparrarsi tutte le risorse, le terre rare in Ucraina o la Groenlandia come fonte di risorse importantissime, ci dice che i conflitti non sono più combattuti con le baionette, ma sono guerra ibride, dove anche la tecnologia, le risorse, l’acqua, diventano armi di guerra, di potere, di supremazia".

Nozioni, conoscenze, darà anche qualche consiglio?

"Consigli di buon senso, anche se, è necessario qualcosa di globale. È importante che i ragazzi ci siano, nel senso che raccontino, che votino. E poi buone pratiche sul piano del cibo: mangiare più sostenibile, meno carne e latticini e poi ridurre gli sprechi energetici, proteggere l’ambiente. Tutti gli anni stiamo consumando un pezzo di pianeta che non si rigenera. Ogni anno diminuiamo la quantità di rigenerazione di aria, acqua e terra, e consumiamo quanto accumulato in milioni di anni: gas, petrolio, ossigeno. E ancora: dovremmo ridurre l’uso della macchina, dell’aereo, degli sprechi. Il 30% del cibo che produciamo all’anno viene mandato in discarica. Ma siamo anche obesi. Cerchiamo di differenziare i rifiuti, di praticare il riciclo e il riuso".

In conclusione...

"In dieci anni l’umanità ha realizzato manufatti che supera quanto costruito in migliaia di anni, stiamo andando dritto contro un muro. Con il mio intervento spero di poter stimolare la curiosità, la riflessione, la voglia di approfondimento dei ragazzi, il nostro futuro".

Gaia Papi