La Valle, regista negli Usa. Presenta "Linea gotica"

Il giovane regista Luciano La Valle presenta in America la miniserie "Mountainmen Linea Gotica 1945", basata su fatti reali della seconda guerra mondiale, dedicata alla 10a Divisione da Montagna degli Stati Uniti. Un progetto importante per non dimenticare la storia.

La Valle, regista negli  Usa. Presenta  "Linea gotica"

La Valle, regista negli Usa. Presenta "Linea gotica"

Il giovane regista valdarnese Luciano La Valle in America per presentare una miniserie intitolata "Mountainmen Linea Gotica 1945", ambientata in Italia, nel periodo della seconda guerra mondiale. Protagonista un gruppo di ‘Alpini’ della 10a Divisione da Montagna degli Stati Uniti. E’ basata interamente su fatti realmente accaduti. La Valle ha appena 20 anni, è un grande appassionato di cinema e di storia e vive a Vacchereccia di Cavriglia. Il suo lavoro è durato ben otto anni tra stesura, copione e realizzazione. Tre gli episodi della miniserie, prodotta dal Gruppo Culturale "il Trebbo" e dal Museo di Iola di Montese. Il regista è appena rientrato dagli Usa dove, insieme ai produttori esecutivi Andrea e Giuliano Gandolfi e Guglielmo Mattiello e ha preso parte a due anteprima. La prima proiezione si è svolta a Fort Drum, che è la base militare "Casa della 10a Divisione da Montagna", nello stato di New York. Presenti oltre 400 i soldati, tra cui il Generale Scott Naumann, comandante della Divisione; la seconda a Chicago, al Des Plaines Theatre. Oltre 600 persone hanno riempito il teatro, tra cui un veterano della seconda guerra mondiale, Jacob Pollack 99 anni, che ha prestato servizio proprio nella 10a Divisione da Montagna. "È stato un grande piacere proiettare il film davanti ai soldati che prestano servizio in questa unità - ha detto, emozionato, La Valle - Hanno apprezzato tantissimo quello che hanno visto ed è stato molto interessante, per i soldati, vedere quello che i loro predecessori hanno fatto e affrontato durante il periodo della guerra. È stato un viaggio che vivrà per sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti. E non è ancora finita – ha concluso il giovane regista di Cavriglia - È un progetto molto importante sia per i giovani che per le future generazioni. Tutte queste storie non devono essere mai dimenticate. In un periodo storico come quello che stiamo affrontando credo sia fondamentale raccontarle".

Marco Corsi