LUCIA BIGOZZI
Cronaca

La Verna in diretta da San Pietro. Fra Daniele: "Dolore e lacrime". I frati incollati alla tv nel santuario

Il religioso ha portato a Roma l’omaggio della comunità francescana: "Nell’omelia, c’era tutto Francesco". Il padre guardiano: "Ci ha colpito la sua scelta: ha voluto i poveri accanto al feretro nell’ultimo atto".

Il religioso ha portato a Roma l’omaggio della comunità francescana: "Nell’omelia, c’era tutto Francesco". Il padre guardiano: "Ci ha colpito la sua scelta: ha voluto i poveri accanto al feretro nell’ultimo atto".

Il religioso ha portato a Roma l’omaggio della comunità francescana: "Nell’omelia, c’era tutto Francesco". Il padre guardiano: "Ci ha colpito la sua scelta: ha voluto i poveri accanto al feretro nell’ultimo atto".

Il rintocco della campana spezza il silenzio, amplifica il suono, quasi come un monologo. A Roma i funerali del pontefice venuto "dalla fine del mondo", qui, alla Verna il "ponte" tra immagini e preghiera. Qui dove San Francesco ha ricevuto le Stimmate e Papa Bergoglio che ha scelto il nome del santo di Assisi, sognava di salire. Una visita desiderata e quell’invito rilanciato dai francescani e dal vescovo Andrea, accolto con gioia. Non ce l’ha fatta a salire al Sacro Monte, ma qui è come se ci fosse sempre stato. Con la sua semplicità, la cura della carità e l’attenzione agli ultimi, gli scartati. Quelli che san Francesco voleva al suo fianco, gli stessi che il pontefice ha voluto a Santa Maria Maggiore, prima della sepoltura. Fili di una stessa trama che si intrecciano tra la solennità in San Pietro e la semplicità del Santuario francescano.

Ma l’impronta della Verna è anche sul sagrato della piazza che rende omaggio al Papa. Anche qui un collegamento forte: i frati c’erano nel 2013 alla cerimonia di ingresso di Bergoglio in Vaticano e c’erano ieri per l’ultimo saluto. Fra Daniele Feligioni, responsabile della liturgia del Santuario ha portato l’omaggio della comunità francescana e racconta: "Non ero collocato in nessun reparto privilegiato, stavo in mezzo alla gente nella piazza. Intorno a me c’erano tantissimi giovani, ho visto tante lacrime e tanta commozione. La stessa che ho provato anche io: si percepiva l’amore del Papa verso il popolo di Dio che ha risposto con grande partecipazione. Un bella esperienza, meritava di stare in piedi per tante ore". Sì, perchè Fra Daniele già all’alba era in fila per entrare nella piazza blindatissima. "Ero in coda dalle 5 e sono rimasto in piedi fino alle 13". Lui ha incontrato il pontefice alcune volte e tra queste in occasione della Messa per il patrono della Gendarmeria, San Michele Arcangelo: "Ho avuto la possibilità di fare il cerimoniere, e in sacrestia l’ho aiutato a vestirsi. Era un persona semplice, ci siamo confrontati. E aveva la battuta pronta. Se gli chiedevi come stava lui ti guardava e diceva, bene perchè?" Dal Sacro Monte i religiosi hanno seguito la cerimonia in tv, dividendosi tra i turni di servizio in Santuario: l’accoglienza dei pellegrini "molto numerosi in questi giorni" e le attività quotidiane. Ma c’erano, tutti. Incollati allo schermo. "Ci hanno colpito l’omelia del cardinale Re e la scelta di avere accanto prima della sepoltura i poveri, i carcerati, spiega Guido Fineschi, padre guardiano.

I rintocchi della campana spezzano il silenzio. E per un giorno, pure la vivacità dei pellegrini che attraversano i luoghi del santo, stempera i toni e si fa preghiera.

Lucia Bigozzi