Civitella (Arezzo), 26 ottobre 2024 – Armati sempre di ascia e con la stessa sfrontatezza sono entrati nuovamente nell’azienda orafa Joker preziosi di Coradeschi, a Tegoleto. Erano passati appena quattro giorni dall’ultimo colpo subito, quello messo in atto domenica alle 23. Una banda di cinque persone, con il volto coperto, hanno sfondato la porta blindata con un’ascia e, in appena sei minuti, erano entrati, portando via un bottino di circa 40mila euro, tra ottone e argento arraffato dai banconi, importo non ingente come in altri furti precedenti nell’Aretino.
“Non li ha spaventati niente né l’allarme perimetrale, né il volumetrico. La sirena suonava e loro andavano avanti a testa bassa. Niente li ferma” ci aveva raccontato Lucia Coradeschi che con il fratello Lucio conduce la ditta di semilavorati che è stata fondata nel 1990. Giovedì notte la replica. Quasi una fotocopia di quanto messo in scena qualche sera prima. Hanno sfondato una delle porte sul retro con un piccone o un’ascia. Ancora una volta totalmente “insensibili” al suono dell’allarme scattato immediatamente, hanno fatto irruzione nell’edificio arraffando quanto possibile. Semilavorati in argento, per un valore intorno ai 10 mila euro. I carabinieri della stazione di Badia al Pino e della radiomobile sono intervenuti sul posto in pochi minuti ma i ladri si erano già dati alla fuga. La conta degli ammanchi, così come il valore del materiale sottratto, è adesso al vaglio degli inquirenti. Il secondo furto in cinque giorni, un terzo un anno fa. La Joker preziosi, l’azienda famigliare, leader nella produzione di semilavorati in oro, argento, ottone e bronzo e bigiotteria, ancora nel mirino dei ladri. “Non hanno paura” ci aveva detto Lucia. “Agiscono indisturbati, senza curarsi di niente”. Una sfrontataggine tale che li ha portati, perché l’ipotesi più avvalorata è che si tratti della stessa banda, a mettere a segno un nuovo colpo, praticamente identico a quello precedente. Joker e non solo. I ladri si stanno muovendo nella zona di Tegoleto. Nella notte tra mercoledì e giovedì è la New Chains ad esser tornata nel mirino dei ladri. Questa volta sono usciti a mani vuote, ma il 25 luglio scorso avevano fatta razzia di metalli preziosi: nel bottino erano finiti 150mila euro. L’ultimo raid si è rivelato un buco nell’acqua ma si è trattato comunque del diciannovesimo colpo, tra quelli andati a segno e quelli in fumo, da inizio dell’anno.
E ora siamo già a quota 20. Le notti degli imprenditori orafi tornano insonni. Le imprese aretine continuano a chiedere una maggiore tutela e interventi concreti. E’ di pochi giorni fa l’ultimo vertice sull’emergenza furti nelle ditte orafe. in prefettura con le forze dell’ordine. Più pattuglie per il distretto e un rinnovato impegno tra settore produttivo, forze dell’ordine, istituzioni e vigilanza privata. Dopo il primo incontro dei giorni scorsi, il prefetto Clemente Di Nuzzo ha parlato di azioni concrete, fissando tempi, obiettivi e metodi.