CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Ladri speronano auto dei carabinieri. Fuga a piedi, uno precipita nella diga

L’inseguimento sulla superstrada E45 dove i militari intercettano i banditi a bordo di una vettura rubata. Decidono quindi di fermarsi e scappare a piedi, tre vengono subito arrestati l’altro cade dal viadotto . .

Notte movimentata in Valtiberina, quella fra lunedì e ieri, conclusa con l’arresto di quattro giovani stranieri intorno alla trentina e tutti senza fissa dimora

Notte movimentata in Valtiberina, quella fra lunedì e ieri, conclusa con l’arresto di quattro giovani stranieri intorno alla trentina e tutti senza fissa dimora

Speronano due gazzelle dei carabinieri sulla E45, poi si danno alla fuga: uno di essi sceglie la strada sbagliata e compie un volo di 30 metri, ma per sua fortuna viene "salvato" dall’acqua della diga di Montedoglio, pur riportando diverse fratture. Notte più che movimentata in Valtiberina, quella fra lunedì e ieri, conclusa con l’arresto di quattro giovani stranieri intorno alla trentina e tutti senza fissa dimora. Tre di essi sono rumeni; il quarto, quello ricoverato in ospedale, è un marocchino.

La storia era iniziata lunedì mattina a Reggello, in provincia di Firenze, dove una Citroen C3 era stata rubata e per diverse ore non si avevano più notizie, anche se l’inserimento della targa della vettura nell’apposita banca dati aveva fatto scattare le ricerche sull’intero territorio nazionale. Nella tarda serata sempre dell’altro ieri, a Le Ville di Monterchi era stata segnalata la presenza di un gruppo di uomini che stava tentando un furto in un bar della frazione; i malviventi si erano serviti di un piccone per sfondare la vetrina dell’esercizio, ma l’intervento di alcuni passanti aveva mandato a vuoto il loro tentativo.

L’auto utilizzata, allontanatasi dal luogo dei fatti e descritta ai carabinieri, sembrava proprio coincidere con quella ricercata; due pattuglie della Compagnia di Sansepolcro si appostavano allora sulla E45 in direzione nord e a distanza di poco tempo individuavano in veicolo in questione nel tratto che attraversa il Comune di Pieve S.Stefano. Verso mezzanotte, i militari a bordo di un’auto dell’Arma, con i lampeggianti accesi, intercettavano e intimavano per diversi chilometri al conducente di fermarsi. Al contrario, con manovre pericolose l’autista cercava di far desistere dall’inseguimento i carabinieri, arrivando persino a urtare entrambe le auto di servizio.

Una volta bloccata la Citroen C3 portata via ore prima, gli occupanti anziché desistere - e nonostante si trovassero su una strada ad alto scorrimento con transito di molteplici veicoli - scendevano velocemente dall’utilitaria e tentavano di scappare a piedi, con l’intenzione di approfittare del buio della notte e della boscaglia circostante. In questo frangente, uno dei quattro, il marocchino, oltrepassava la barriera esterna di uno dei ponti compresi fra le uscite di Madonnuccia e Pieve Santo Stefano sud, precipitando involontariamente da un’altezza che – come specificato – sfiora i 30 metri. L’acqua bassa nella punta nord del lago di Montedoglio si è rivelata provvidenziale, attutendo l’impatto. Il fuggitivo è stato trasportato con l’elisoccorso alle Scotte di Siena: non versa in pericolo di vita ed è adesso piantonato. Gli altri tre componenti del gruppo sono stati prontamente bloccati, arrestati dai militari e tradotti in carcere a disposizione della magistratura aretina.