REDAZIONE AREZZO

L’Anmil ricorda le vittime del lavoro

L'Anmil celebra la Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro a Cortona con una serie di eventi e interventi per sensibilizzare sull'importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla necessità di rispettare le normative.

L'Anmil celebra la Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro a Cortona con una serie di eventi e interventi per sensibilizzare sull'importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla necessità di rispettare le normative.

L'Anmil celebra la Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro a Cortona con una serie di eventi e interventi per sensibilizzare sull'importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla necessità di rispettare le normative.

L’Anmil celebrerà la 74esima Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro a Cortona. L’appuntamento è fissato per domenica. L’avvio delle celebrazioni avverrà alle 8,30 deposizione di una corona di alloro presso il Monumento ai Caduti sul Lavoro. Poi alle 9,30 è in programma la messa in suffragio dei caduti sul lavoro nella Chiesa di San Domenico a Cortona seguito dal corteo accompagnato dalla banda musicale, dai gonfaloni delle pubbliche amministrazioni e dalle bandiere associative, fino al palazzo comunale in piazza della Repubblica. La cerimonia civile si terrà invece nella sala consiliare del Comune dove interverranno il neo Prefetto di Arezzo Clemente Di Nuzzo, il sindaco di Cortona Luciano Meoni, oltre al presidente territoriale Anmil Stefano Vasai, la direttrice dell’ispettorato del lavoro Dina Musio, la dirigente Inail di Arezzo – Siena Barbara Bonvini e il provveditore agli studi Lorenzo Pierazzi. "Nonostante la grave recrudescenza del fenomeno infortunistico che grava sul Paese, ad oggi la sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione- dichiara il Presidente Anmil di Arezzo Stefano Vasai - e questa manifestazione sarà l’occasione per sensibilizzare sul tema. Le notizie di cronaca sono sempre più numerose perché si è finalmente compreso che non si tratta di casualità o di eventi ineluttabili, ma piuttosto di una mancanza di rispetto delle normative e della sottovalutazione del rischio in un ambito in cui è la crisi economica ad incidere e a spingere a non investire in prevenzione. Vogliamo che i numeri dell’Inail siano davvero un utile strumento di lettura del fenomeno e ci parlino di quali sono le vie da intraprendere per mirare ad un’azione incisiva", conclude il presidente.