GAIA PAPI
Cronaca

L’anno nero delle strade . Trenta vittime in dodici mesi: cresce l’indice di mortalità

Elevata la quota di incidenti mortali su strade urbane ed extraurbane e nei piccoli centri. Tra le arterie più pericolose secondo i dati di Aci ci sono Bis Tiberina, 69 del Valdarno, Sr71..

Trenta morti in incidenti stradali. Il 2022 verrà ricordato come anno nero per le strade aretine. Tante sono state le vittime, come riportato dai dati Aci presentanti ieri nella sede provinciale dal presidente Bernardo Mennini e dalla direttrice Silvia Capacci con Angela Gringeri. Un dato drammatico che segna un’impennata rispetto al 2021, quando le morti erano state 20; e ancora di più rispetto al 2020 quando erano scese a 16. Anni, è vero in cui il Covid ci aveva chiusi in casa. Ma i valori risultano preoccupanti anche in relazione al periodo pre pandemia, il 2018 e il 2019 quando i morti sono stati rispettivamente 22 e 19. Un aumento della mortalità che non trova riscontro in Toscana, dove c’è stato, sì, ma del 18%, dato ben lontano dal 50% aretino. Se è pur vero che il 90% degli incidenti dipende dal fattore umano, le cause di questo aumento le possiamo ricercare anche nella pericolosità delle nostre strade? Piuttosto elevata la quota di incidenti mortali su strade urbane ed extraurbane, 11 e 18, e anche nell’attraversamento di piccoli centri urbani, 6 le vittime. Numero al quale si aggiunge un morto in autostrada.

Sulla rete viaria principale la frequenza di incidenti è inferiore alla media nazionale (0,53 contro 0,62), ma sono gli altri indicatori a risultare più elevati. Un dato preoccupante, l’indice di mortalità, ovvero il numero di decessi ogni 100 incidenti. Ebbene, quello di Arezzo è del 4,78% rispetto a quello nazionale che si assesta al 3.65%. Anche l’indice di gravità aretino è superiore a quello italiano, 3 contro 2,31. Le strade peggiori? Bis Tiberina, 69 del Valdarno, Sr71. Tutte con indici di mortalità e di gravità degli incidenti ben più alte della Ss73 o del tratto aretino dell’A1. I punti in cui avvengono più incidenti? I rettilinei, sono 680 gli incidenti avvenuti lungo tratti dritti, apparentemente senza pericolo, su un totale di 1270.

Notevole il coinvolgimento del trasporto merci sull’Autosole e sulla 71 Umbro Casentinese Romagnola, quest’ultima strada che nel 2022 ha conquistato tristemente la maglia nera, per il più elevato numero di incidenti, sono stati 78, fra cui 5 quelli mortali.

Ma è l’alta velocità (per il 10,5%), le disattenzioni (per il 23%) e il non rispetto dei segnali (il 30%) ad essere all’origine degli incidenti, lo dicono ancora i dati emersi ieri. Tra le più comuni disattenzioni "L’uso dello smartphone mentre si è alla guida, un killer, fonte principale delle distrazioni all’origine di molti incidenti - ha detto Mennini. - Ecco allora che diventa sempre più necessario utilizzare la tecnologia, che ci può aiutare e salvare la vita.

Dai dispositivi in dotazione alle auto di ultima generazione, come la frenata assistita, al bluetooth, che ci permette di parlare al telefono senza tenere un cellulare in mano". Il focus redatto da Aci evidenzia anche come tra i veicoli coinvolti in incidenti 1270 sono ovviamente auto, con 11 vittime; ma un dato significativo lo rivestono i motocicli. Sono 161 quelli coinvolti, con ben 10 morti. Ormai sono entrati nelle categorie veicoli anche i monopattini, sono sei gli incidenti avvenuti nel 2022 che li hanno visti coinvolti. Dati che attentamente analizzati devono servire a trovare una soluzione là dove esiste una falla. Aci cerca di farlo da tempo a partire dall’educazione alla sicurezza stradale tra i più giovani.