ANDREA LORENTINI
Cronaca

L’arbitro premia il fair play Arriva il cartellino verde

La novità introdotta al torneo Il Bastardo che vede impegnati i vari paesi. L’organizzatore Grotti: "I fischietti indicheranno i gesti più belli: li premieremo".

di Andrea Lorentini

"Chi l’ha detto che l’arbitro deve solo ammonire o espellere. Deve anche evidenziare se in campo i giocatori si rendono protagonisti di gesti di fair play". È da questa filosofia che nasce l’idea di Romano Grotti di inserire nel regolamento del torneo di calcio amatoriale Il Bastardo, il cartellino verde da affiancare ai tradizionali giallo e rosso. In pratica l’arbitro lo tirerà fuori come segno di riconoscimento verso un gesto esemplare di cui si renderà protagonista un calciatore: per esempio ammettere di aver commesso un fallo non visto dal direttore di gara, o, al contrario, rettificare un fischio a proprio favore. Fino a quei casi che possono essere più eclatanti come l’annullamento di un gol o di un rigore assegnati erroneamente. Un esperimento, quello del cartellino verde, che in Italia era stato stato tentato, qualche anno fa, dall’Aia con la Lega di serie B, ma che poi non ha avuto seguito.

"Abbiamo introdotto la novità del cartellino verde per favorire una competizione sana e corretta. L’arbitro lo segnerà nel referto insieme ad eventuali cartellini gialli o rossi. Alla fine della manifestazione coloro, e spero che ce ne siano più di uno, che si saranno resi protagonisti di un episodio di fair play verranno premiati" racconta Grotti che vanta una lunga trafila come arbitro, cominciata a soli 16 anni, nel 1975. Prima nella Figc e poi proseguita nella Uisp di cui oggi è anche apprezzato dirigente. Quasi mezzo secolo con il fischietto in bocca. "L’obiettivo è favorire lo spirito più puro dello sport e fare emergere un confronto che non travalichi mai oltre i limiti del gioco". Per certi versi una rivoluzione copernicana quella del cartellino verde che Grotti ha cercato di introdurre anche nei campionati di calcio amatoriali, al momento senza successo. "Ne ho proposto l’inserimento nel regolamento della Uisp che già assegna una coppa Disciplina alla squadra più corretta. Credo che conferire anche un premio ai singoli gesti di fair play possa essere un obiettivo a cui tendere per il futuro. A livello amatoriale credo abbia un senso".

Grotti è l’anima e il fondatore del torneo Il Bastardo che prende il nome dall’originale denominazione del paese di San Giuliano, che si è chiamato così fino al 1940. Negli anni ha visto crescere la partecipazione diventando un punto di riferimento nel periodo estivo.

La peculiarità è che ogni squadra rappresenta un paese ed è formata da giocatori del luogo. All’edizione 2023 che inizierà lunedì, prenderanno parte otto formazioni: Santa Firmina, Alberoro, San Leo, Patrignone, Staggiano, Indicatore, San Giuliano e Subbiano.