VALDARNO
E’ un progetto che ha visto protagonisti tanti giovani europei, nato a seguito della pandemia. Obiettivo, valorizzare la memoria come strumento per rafforzare la loro resilienza in epoca Covid. Coinvolti 40 ragazzi e 10 formatori provenienti da Romania, Germania, Portogallo e varie zone d’Italia, che hanno partecipato a un evento formativo transnazionale su metodologie di storytelling, sperimentate poi in workshop locali nei vari paesi dell’Unione. Tra loro, i ragazzi e le ragazze selezionate da Arci Valdarno, coadiuvati dai trainer di Diesis Teatrango, che hanno realizzato laboratori su temi ambientali, sui diritti civili, sul tema delle migrazioni e dell’accoglienza. E il comitato valdarnese, in prima linea su questo progetto, per presentare i risultati finali del percorso, ha organizzato un evento domani alle 18, nella sede Arci, in via Leopardi a Montevarchi. "... Che Storie? Ripartire dalle storie di persone per immaginare il mondo, disegnarlo, raccontarlo e viverlo di un altro colore", questo il titolo dell’iniziativa, che oltre a una breve panoramica sulle attività e sui risultati del progetto, prevede alcune testimonianze dei ragazzi, che racconteranno le esperienze fatte e le competenze acquisite, supportati anche da contenuti multimediali come video e interviste registrate durante la formazione.
Verrà poi dato spazio alle metodologie narrative, anche attraverso momenti pratici di sperimentazione e i partecipanti saranno invitati a produrre storie. Le storie prodotte durante le attività pilota saranno quindi condivise e caricate nell’archivio digitale. La serata si concluderà con l’intervento della scrittrice Alessia Belli, Autrice di "Safina e Ataya: nove mesi sul mediterraneo a bordo delle navi quarantena".