LUCA AMOROSI
Cronaca

L’Arezzo guarda il derby dall’alto. Il fattore classifica e il tabù Perugia

Amaranto più avanti degli umbri: una condizione da sfruttare. L’ultima vittoria allo stadio Curi è datata 1986

L’Arezzo guarda il derby dall’alto. Il fattore classifica e il tabù Perugia

Troise. In alto, l’ultimo Perugia-Arezzo

È la settimana del derby. Anzi, dei derby. Torna la partita più attesa dagli aretini, la trasferta cerchiata di rosso all’uscita dei calendari. Venerdì alle 20,30 la sfida in campionato poi, mercoledì 27 sempre alle 20,30 e sempre allo stadio Curi, il bis per gli ottavi di Coppa Italia di serie C. La più vicina in ordine di tempo è anche quella di maggior fascino. Sarà la partita numero 64 tra le due squadre che si affrontano in campionato dal 1926 all’aprile scorso.

Il Cavallino cerca una vittoria esterna che manca dal 15 giugno 1986, quando all’ultimo turno di B Facchini e Ugolotti sancirono la retrocessione del Grifo in C1, inasprendo una rivalità esplosa già undici anni prima sempre in B quando fu invece il Perugia, destinato alla serie A, a dare una spinta verso la C agli amaranto.

La squadra di Troise arriva in Umbria con una situazione invidiabile rispetto ai rivali: anche se in certe partite non esiste mai una vera favorita, i dieci punti di vantaggio in classifica dell’Arezzo rispetto al Perugia fanno pendere il pronostico dalla parte degli amaranto come raramente è accaduto in passato.

Da quel celebre 15 giugno le due formazioni si sono affrontate altre otto volte in casa dei biancorossi e solo in due occasioni l’Arezzo guardava i rivali dall’alto: erano le stagioni 2008/09 e 2009/10 e comunque il distacco non era così ampio. Prima di quegli anni, nell’unico precedente in D e nei successivi incroci in C, infatti, i padroni di casa sono sempre stati la squadra da battere.

L’Arezzo ha quindi una grande occasione per sfatare un altro tabù, dopo il ritorno al successo in casa della scorsa stagione. La bella prestazione contro la capolista Pescara, peraltro, fa ben sperare. Ora, Troise dovrà studiare bene le sue mosse, tenendo conto anche della sfida di coppa.

Qualche rotazione sarà necessaria, specie mercoledì prossimo, anche se l’importanza del doppio impegno per la tifoseria non permette troppi compromessi.

La sensazione è che il tecnico napoletano possa puntare sulla continuità rispetto alla gara di domenica scorsa, riproponendo gran parte della formazione compreso l’ex Gucci.

L’ago della bilancia resta l’impiego di Guccione: avanzato nel tridente o ancora mezzala sui generis? Da questo poi dipenderà anche il resto degli undici che inizieranno il derby. Il primo di una settimana irripetibile.