MATTEO MARZOTTI
Cronaca

"Non possiamo partorire in acqua". La Asl replica: "Servono lavori"

Vasche fuori servizio sia al San Donato che alla Gruccia. La segnalazione: "Stop che dura da tempo". L’azienda sanitaria: "Necessari interventi per la sicurezza”

Ecco la vasca installata solo pochi mesi fa alla Gruccia

Ecco la vasca installata solo pochi mesi fa alla Gruccia

Arezzo, 28 settembre 2023 – «La mia intenzione sarebbe quella di poter partorire in acqua, avendo sentito altre mamme che hanno fatto questa scelta, ma ad oggi al San Donato non è possibile". Le parole sono quelle di una giovane aretina giunta all’ottavo mese di gravidanza, in attesa del primo figlio.

"È un maschietto e ormai mancano poche settimane" prosegue nel suo racconto, riepilogando le tappe di avvicinamento di questi ultimi mesi. Mesi e settimane che ovviamente sono state all’insegna di visite mediche e corsi pre-parto, informandosi su vari aspetti della gravidanza. Tra questi la possibilità di poter appunto dare alla luce il proprio figlio in acqua. L’immersione nella vasca infatti agevolerebbe la gestante, favorisce il rilassamento corporeo e il raggiungimento di una sensazione di benessere.

È inoltre associata ad una riduzione del tempo del travaglio, aumento della dilatazione cervicale e comporta anche dei benefici nel neonato, in particolare lo aiuta a non disperare calore. "Sapendo che all’ospedale San Donato c’è una vasca nativa ho chiesto informazioni - prosegue la donna - ed è allora che sono venuta a conoscenza del fatto che non è disponibile, perchè al centro di alcune riparazioni. Così circa due settimane fa ho mandato una mail all’ufficio reclami della Asl facendo presente di questo disservizio che crea disagio a chi ha intenzione di partorire in acqua. Tra l’altro c’è chi parla di un servizio non disponibile da più di qualche settimana". Una testimonianza o per meglio dire una volontà quella di partorire in acqua che avrebbe confermato anche un’altra ragazza in attesa del terzo figlio che ha portato a termine le p recedenti gravidanze servendosi proprio della vasca e che adesso sarebbe intenzionata a poter usufruire di questa possibilità.

Possibilità che al momento non è disponibile nemmeno in un altro ospedale in provincia di Arezzo come quello di Santa Maria alla Gruccia, in Valdarno. Anche qui è presente una vasca tra l’altro installata questa estate e presentata ad inizio agosto. Una vasca da travaglio e parto studiata appositamente per impieghi in ambiti ostetrico-ginecologici. Dotata di porta permette quindi alla donna di assumere durante il travaglio la posizione che più le è comoda ed è inoltre dotata di dispositivo che permette la cromoterapia, ma anche questa per il momento non è a disposizione.

La Asl Toscana sud est, interpellata a tal proposito, ha tenuto a precisare alcuni aspetti. Ad oggi in effetti sia al San Donato che alla Gruccia le due vasche sono inutilizzabili per diversi motivi e in entrambi i casi - sottolinea l’azienda - nell’interesse delle partorienti della loro salute e dei loro figli. Già perchè al San Donato la vasca nativa necessita dell’installazione di un nuovo filtro dell’acqua per combattere l’eventuale presenza o proliferazione del batterio della legionella. Da qui lo stop obbligatorio per prevenire infezioni anche nel reparto. Alla Gruccia invece lo stop è legato all’attesa di alcuni prodotti per la depurazione.

In entrambi i casi la Asl fa sapere che si è attivata e che in Valdarno è veramente questione di giorni per l’arrivo dei materiali in questione. Dagli uffici dell’azienda sanitaria viene poi ribadito il fatto che per il San Donato è stato intrapreso un percorso che porterà all’adeguamento della vasca sulla base della normativa vigente, che poi magari servirà un collaudo, e che in entrambi i casi si parla di lavori che dovrebbero concludersi in tempi ragionevolmente brevi, soprattutto nella speranza di quelle mamme che vorrebbero poter tornare ad usufruire del servizio quanto prima.