
di Claudio Roselli
La castagna di Caprese Michelangelo sta diventando a suo modo "dop" anche per la cosmesi. Merito di una giovane imprenditrice del posto, Mariateresa Baroni di 27 anni, che peraltro di recente ha partecipato come identità da indovinare al gioco serale "Soliti ignoti-Il ritorno" su Rai Uno, condotto da Amadeus. Membro del Comitato Giovani di Coldiretti Arezzo e titolare dell’azienda agricola "Villa di Castro", la Baroni offre uno straordinario esempio di economia circolare, oltre che contribuire con la sua attività a fare della Toscana la regione leader in Italia per ciò che riguarda le imprese agrituristiche a conduzione femminile. Un bel messaggio arrivato nella giornata internazionale dedicata alla donna e proprio al Salone dell’Economia Circolare di Firenze c’era Mariateresa Baroni quale testimonial di una rivoluzione chiamata "azienda rosa multifunzionale e sostenibile".
Una trovata geniale, la sua, partorita in pieno periodo di pandemia, quando ha preso in mano le redini di una realtà a conduzione familiare per imprimere ad essa un’autentica svolta attraverso il prodotto "principe" della zona: il Marrone di Caprese. "Ho pensato a come avrei potuto utilizzare al meglio questo frutto, conosciuto maggiormente nell’enogastronomia – ha spiegato l’imprenditrice – ed ecco che mi sono avvicinata all’agri-cosmetica, recuperando al meglio lo scarto di questo prezioso prodotto, per cui dal Marrone è nata la mia linea di bio-cosmetica. Vi è stata da parte mia una fase iniziale di studio, che mi ha portato alla trasformazione del marroncino, ossia dello scarto buono del marrone, in una originale linea di creme per il corpo, il viso e le mani, nonché in una doccia crema. Tutti prodotti che si distinguono per le proprietà emollienti, elasticizzanti e tonificanti. Non solo: mi sono specializzata anche nella realizzazione di un pregiato liquore alle castagne". All’iniziativa sulla presenza in agricoltura delle donne tenutasi nel capoluogo toscano era presente Lidia Castellucci, presidente aretina di Coldiretti, che ha rimarcato il concetto di fondo anche in riferimento alla Baroni: "Durante questa giornata, abbiamo potuto osservare e celebrare l’esperienza e la formazione di tante imprenditrici donne aretine e toscane, che hanno mostrato come attraverso l’agricoltura siano riuscite a trovare la gratificazione per il proprio lavoro e il proprio impegno".