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L’escape room realizzata dagli studenti
Divertirsi insieme senza tecnologia ma usando l’ingegno: è questa, ma non solo, la chiave del successo delle Escape Room. Ma cosa sono le escape room? Fondamentalmente sono giochi di gruppo che uniscono logica, intuizione e lavoro di squadra. I partecipanti vengono chiusi in una stanza a tema e devono risolvere enigmi, rompicapi e codici per riuscire a scappare entro un tempo limite, solitamente un’ora. Questo format sfida la mente, sviluppa il pensiero critico e stimola il problem solving, rendendolo un’esperienza coinvolgente e divertente. Il fenomeno nasce nel 2007 in Giappone, ispirato ai videogiochi e ai giochi di avventura. Col tempo, si è evoluto in ambienti sempre più sofisticati, con scenografie dettagliate e attori che rendono l’esperienza più immersiva. Il successo è dovuto anche alla loro capacità di far interagire le persone senza l’uso della tecnologia, puntando sull’ingegno e sulla collaborazione. Negli ultimi anni, questo format è stato introdotto anche nella didattica. Nelle scuole, gli insegnanti lo usano per stimolare l’apprendimento collaborativo e la capacità di risolvere problemi in vari ambit: matematica, storia, letteratura e scienze. Le escape room didattiche, sia fisiche che digitali, rendono lo studio più dinamico e interattivo rispetto ai metodi tradizionali. Grazie alla loro versatilità, le escape room rappresentano uno strumento educativo innovativo che trasforma la conoscenza in un’esperienza pratica e coinvolgente.