
Le scorie di una guerra mondiale. Ritrovati a Subbiano 76 ordigni
di Matteo Marzotti
SUBBIANO
I segni del passaggio della guerra, del secondo conflitto mondiale, non potevano essere più chiari. La zona è quella di Subbiano, un’area boschiva poco distante di fatto dai luoghi in cui nell’agosto del 1944 i tedeschi in ritirata istituirono una linea difensiva che da Anghiari arrivava fino alle colline sopra il paese di Capolona attraversando Subbiano da est ad ovest. Questa difesa - la linea Karin - aveva il compito di ritardare l’avanzata alleata per poter fortificare le postazioni situate a nord di Firenze. A distanza di quasi 80 anni da quella estate i Carabinieri Forestali hanno hanno segnalato il ritrovamento di ben 76 ordigni bellici inesplosi proprio nel territorio boscato di Subbiano. Per la precisione sono state rinvenute 43 bombe da mortaio da due pollici, 23 bombe da mortaio da 2 pollici fumogene, 9 bombe da mortaio da 3 pollici e una granata da fucile. Gli ordigni sono stati ritrovati dai militari in tre differenti aree, nel raggio di circa un chilometro. Secondo quanto previsto dal protocollo, prontamente avviato dai militari, è intervenuta la compagine altamente specializzata del Genio Pontieri dell’Esercito Italiano che ha prelevato, nella giornata di ieri, gli ordigni pericolosi per farli brillare all’interno di una cava dismessa poco distante, con il supporto di tutte le varie figure attivate dal protocollo, compresi i Carabinieri Forestali.
Non è la prima volta che nell’Aretino riemergono ordigni della Seconda guerra mondiale. Pochi anni fa una bomba inesplosa fu trovata vicino ai binari della stazione ferroviaria di Rassina. Pochi mesi dopo durante gli scavi all’interno della rocca di Civitella ecco un altro ordigno, e solo poche mesi fa una bomba anch’essa inesplosa venne ritrovata vicino alla linea ferroviaria Arezzo-Firenze.
"È possibile - ricordano i Carabinieri Forestali - in aree soprattutto montane, imbattersi in ordigni bellici inesplosi, spesso risalenti ai due conflitti mondiali. Qualsiasi oggetto metallico che ricorda un pesce, potrebbe essere un colpo da mortaio. Oppure un corpo di forma rettangolare o circolare che fuoriesce dal terreno come se fosse un tasto,
potrebbe essere una mina. La prima cosa da fare è non toccarli e chiamare subito le Forze di Polizia per segnalare il ritrovamento e, soprattutto, non divulgare la notizia per non incorrere in pericolose curiosità o angoscianti allarmismi".