
Le stelle della cucina in passerella. Nove ristoranti nell’olimpo Michelin. Con le menzioni crescono gli affari
Tempo di stelle, Michelin. Sono nove in provincia di Arezzo le segnalazioni della prestigiosa guida che ogni anno va a caccia e premia i migliori ristoranti d’Italia. Stelle che raccontano la passione di chef e la qualità nel piatto che resta, almeno qui, una priorità. Perchè tra le caratteristiche che la Guida Michelin apprezza della tradizione aretina, c’è la cura e l’attenzione alle materie prime. è la cifra che fa la differenza e la "stella" sul petto dei ristoratori che investono, per l’appunto, nella qualità.
Nel red carpet della Guida Michelin sfilano nove locali che abbracciano le vallate aretine. Ad Anghiari è il caso del ristorante da Alighiero, mentre in Casentino un posto al sole lo conquistano Il Tirabusciò a Bibbiena e Il Cedro a Moggiona, nel comune di Poppi. Ma qui c’è un altro primato su cui gli esperti accendono il faro: il ristorante Mater. Curiosa la concentrazione di locali d’eccellenza nella piccola frazione di montagna, immersa nel Parco delle foreste casentinesi. Tant’è. Restando in Casentino, una menzione speciale la guadagna Terramira. In Valtiberina, la segnalazione arriva pure all’indirizzo del ristorante Fiorentino e la Locanda del Giglio.
"Un ottimo indirizzo per scoprire la cucina toscana e aretina- recita la guida - in uno strepitoso andirivieni di sapori intensi e stuzzicanti, da gustare ai pochi tavoli sistemati lungo la strada o nelle due salette rustiche e romantiche".
Descrizioni, commenti e "voto" che rappresentano una manna per i buongustai alla ricerca di itinerari neo-gastronomici tutti da scoprire in un viaggio nella provincia aretina che diventa anche opportunità per valorizzare la promozione turistica dei luoghi più suggestivi e richiamare visitatori. Un circuito virtuoso che porta benessere ai territori. E al tempo stesso sono "linfa" per chef e ristoratori.
Michelin esprime ancora altre segnalazioni interessanti e questa volta l’obiettivo è su Cortona. Sono quelle per L’Osteria del Teatro, L’Enoteca Meucci e La Locanda del Mulino. È la menzione legata ai cosiddetti "Bib Gourmand" titolo che viene assegnato a chi si "distingue per il buon rapporto qualità-prezzo e che offre un menu completo - a pranzo e a cena - a un prezzo massimo di circa 40 euro". Ed è qui che Cortona esprime un’altra eccellenza: si tratta del ristorante La Bucaccia di Romano Magi nel centro storico. La sua Bib Gourmand è la 17esima consecutiva. Ma le segnalazioni della Guida Michelin passano anche da Arezzo: qui sfilano in passerella Saffron, Osteria Grande, Le Chiavi d’Oro, Stelle Michelin per Octavin e Il Falconiere conserva il primato. Su ventisei ristoranti che hanno guadagnato la menzione della Guida Michelin, nove sono in provincia di Arezzo.
Risultato che dimostra il grande lavoro che sta dietro alla creazione di un piatto e alla selezione delle materie prime, che dalle nostre parti, sono la via maestra attraverso la quale conquistare il palato dei buongustai alla ricerca di specialità e nuove proposte. Un traguardo che premia metodo di lavoro, creatività e passione. E rilancia l’effetto Arezzo Shire.