REDAZIONE AREZZO

Le svolte di Colcitrone. Vernaccini allenatore a tempo determinato in attesa del gran giurì

Andrea ha diretto la prima seduta. Terzo rinvio per l’appello sulle squalifiche

Andrea ha diretto la prima seduta. Terzo rinvio per l’appello sulle squalifiche

Andrea ha diretto la prima seduta. Terzo rinvio per l’appello sulle squalifiche

Una fine d’anno tra un annunciato ritorno e l’attesa per una sentenza che può cambiare il futuro di Porta Crucifera. Qualche giorno fa, come La Nazione aveva anticipato in un articolo del 12 ottobre scorso, Andrea Vernaccini è tornato nel quartiere che l’aveva visto debuttare in prova generale, stavolta come allenatore. Una decisione che il quartiere non ha voluto comunicare né sul sito ufficiale né sui canali social. Scelta che nasce, probabilmente, del precedente poco fortunato del 2020 quando fu annunciato il ritorno di Vernaccini come giostratore ma le strade del quartiere rossoverde e del trentottenne che ha corso Giostra con Porta del Foro si erano divise dopo poche settimane per alcune insanabili incomprensioni.

Ora un nuovo inizio con una sorta di contratto a termine fino a marzo per l’allenatore al debutto: sarà il consiglio cruciferino eletto per il triennio 2025-2027 a decidere se confermare o no Vernaccini nel nuovo ruolo. Tra le ipotesi che erano trapelate, come sostituto di Maurizio Sepiacci, erano circolati anche i nomi di Manuele Formelli e Luca Veneri, ma alla fine la scelta del consiglio in scadenza è caduta su Vernaccini che porterà avanti gli allenamenti ad Antria fino a inizio primavera.

Ancora più importante sarà la sentenza del gran giurì sulle maxi squalifiche comminate dopo il Saracino di settembre. Una decisione di cruciale importanza per Colcitrone che si è visto decapitare mezzo quartiere tra capitano, maestro d’arme, dirigenti ed ex capitani con un totale di 98 edizioni nel complesso.

Siamo già al terzo rinvio: il primo era arrivato dopo che la proposta di servizi sociali in sostituzione delle sanzioni arrivata da Porta Crucifera all’organo giudicante di secondo grado si era rivelata come una serie di cene seguite da dibattiti con autorevoli ospiti del mondo della Giostra, delle forze dell’ordine e del mondo delle devianze. Proposta che il gran giurì ha rispedito al mittente, fissando nel 20 dicembre scorso il nuovo termine (inizialmente era il 30 novembre) per decidere.

Una lunga indisposizione della presidente del gran giurì Lucia Faltoni (gli altri componenti sono Corrado Brilli e Piero Melani Graverini) dovrebbe far scivolare la decisione a inizio 2025.

Federico D’Ascoli