REDAZIONE AREZZO

Lega, Casucci e Casi sono in uscita. Consigliere regionale e assessore si avvicinano ai Moderati di Lupi

I due esponenti di spicco del Carroccio sono distanti dalla linea politica e pronti a nuove esperienze. Per il vice presidente di Palazzo Panciatichi si era parlato anche di Fratelli d’Italia ma poi è tutto saltato.

Da sinistra, Marco Casucci, consigliere regionale e Alessandro Casi, assessore al Comune di Arezzo

Da sinistra, Marco Casucci, consigliere regionale e Alessandro Casi, assessore al Comune di Arezzo

Nelle grandi manovre del centrodestra, in vista delle elezioni Regionali d’autunno e delle Comunali 2026, è la Lega il partito che calamita l’attenzione. Due esponenti di primo piano sono infatti in uscita dal partito di Matteo Salvini. Si tratta del vice presidente del consiglio regionale Marco Casucci e dell’assessore al Comune di Arezzo Alessandro Casi: sono a un passo da Noi Moderati, il partito nato nel 2023 che ha come leader nazionale Maurizio Lupi e come punto di riferimento locale il vice sindaco di Arezzo Lucia Tanti. Mosse strategiche in vista delle prossime scadenze elettorali in cui ci sono fisiologici riposizionamenti all’interno delle coalizioni. In particolare per Marco Casucci, l’approdo nel partito centrista (dopo un tentativo fallito di entrare in Fratelli d’Italia) potrebbe essere l’occasione per candidarsi ancora al consiglio regionale.

Casucci ha già collezionato due legislature in Regione, dal 2015 a oggi, prima con il ruolo di segretario del consiglio regionale e poi come vice presidente. La sua attività politica è iniziata nel 2010 nella Lega Nord Toscana come leader della sezione Cortona Valdichiana, poi nel 2013 ha assunto il ruolo di commissario provinciale fino alla candidatura come capolista della circoscrizione Arezzo che lo vide eletto nel 2015 con oltre 3500 preferenze, risultato addirittura migliorato nell’ottobre 2020 con oltre 5100 voti personali. Ora Casucci tenta il tris a Palazzo Panciatichi anche se Noi Moderati potrebbe non presentarsi autonomamente ma confluire nella lista a sostegno del probabile candidato presidente Alessandro Tomasi.

Sulla scia di Casucci anche Casi potrebbe lasciare la Lega dopo che è stato segretario comunale nel 2017 e che nel 2023 è stato il candidato sconfitto da Vecchi per il ruolo di leader provinciale. Dal 2020 è assessore alle Opere pubbliche del Comune di Arezzo in quota Lega e quindi il passaggio a Noi Moderati potrebbe avvenire più avanti, probabilmente a fine consiliatura per evitare di dover abbandonare il posto in giunta.

Non sono le prime defezioni eccellenti per il Carroccio aretino: nelle scorse settimane avevano lasciato anche gli ultimi due commissari provinciali prima dell’arrivo alla segreteria di Gianfranco Vecchi nel 2023: Matteo Grassi e Paolo Enrico Ammirati non hanno rinnovato la tessera motivando la loro decisione con una serie di divergenze sulla gestione del partito, dalla posizione sulla stazione Medioetruria, alla gestione del voto amministrativo a Cortona fino alla recente vicenda del pane con l’olio ai figli dei morosi a Montevarchi. I due avvocati sono stati relatori a un convegno sulla giustizia organizzato da Forza Italia e non è detto che possa essere il partito di Tajani la nuova destinazione politica dei due ex commissari leghisti.

Federico D’Ascoli