Arezzo, 18 novembre 2023 – + Europa Toscana si schiera a favore di una nuova legge regionale sul fine vita medicalmente assistito e in questi giorni, a Montevarchi, nella sede dell'Associazione Guido Vestri, in Via Ginestra 24, è iniziata la raccolta firme. I promotori hanno ricordato che grazie ad una sentenza della Corte Costituzionale sul caso Cappato/ Antoniani (dj Fabo), le persone malate, che possiedono i requisiti previsti dalla Consulta, hanno il diritto di poter ottenere l'aiuto medico alla morte volontaria. Sentenza che risale al 2019. "Purtroppo, non avendo una legge nazionale che regoli il cosiddetto suicidio medicalmente assistito, alcuni malati si trovano ad attendere tempi molto lunghi per avere una risposta - ha spiegato + Europa - Per questo motivo abbiamo deciso di mobilitarci, insieme all’associazione Luca Coscioni e in collaborazione con l'Associazione Guido Vestri, per raccogliere le 5000 firme che servono per poter presentare una proposta di legge al Consiglio Regionale della Toscana".
L’obiettivo della norma, almeno quello più importante, è permettere alle persone malate che intendono accedere al fine vita assistito la necessaria assistenza sanitaria, garantendo che il diritto all’erogazione del trattamento, individuale e inviolabile, non possa essere limitato, assoggettato a condizioni o ad altre forme di controllo ulteriori e diverse da quelle previste dalla proposta di legge. Inoltre individua i requisiti di accesso alla pratica del fine vita assistito conformemente a quanto stabilito dalla Corte costituzionale. La proposta di legge prevede poi l’istituzione di una commissione medica multidisciplinare presso le aziende sanitarie regionali, che dovrà effettuare le verifiche mediche necessarie per valutare se esistono le condizioni di accesso e le migliori modalità di esecuzione di questa pratica di fine vita.
Le strutture sanitarie dovranno inoltre garantire il supporto, l’assistenza e i mezzi necessari al completamento della procedura. Il testo della legge disciplina poi la procedura e i tempi. Sono venti i giorni che devono passare dalla presentazione della domanda da parte della persona interessata al momento in cui le strutture del Servizio Sanitario Regionale, tra cui i comitati etici territorialmente competenti, devono rispettare le procedure connesse all’erogazione dei trattamenti di fine vita assistita, ribadendo sempre il principio della cedevolezza invertita. La procedura è avviata su richiesta del paziente e può essere sospesa, posticipata o interrotta in ogni momento solo da lui. "Questi in sintesi i principali punti della proposta di legge che intendiamo presentare al Consiglio Regionale della Toscana, che i cittadini potranno sottoscrivere attraverso i moduli che troveranno nella sede dell'Associazione Vestri”, ha concluso + Europa.