FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

Arezzo, due morti per legionella in poche settimane

Dopo il caso di novembre, il decesso di un’anziana paziente ammalata di tumore dopo che era stata ricoverata al San Giuseppino. Il sindaco chiede chiarimenti

Il sindaco ha firmato l’ordinanza per la profilassi (foto di repertorio)

Arezzo, 17 febbraio 2023 – Un’altra morte legata alla legionella nel giro di poche settimane. Se non è allarme poco ci manca: per questo il sindaco chiede chiarimenti alla direzione dell’Asl. Dopo il caso della donna campana di 64 anni che era stata ricoverata nella casa di cura San Giuseppe di via Fleming nel novembre scorso, ora un altro caso con al centro un’anziana paziente oncologica di un’altra struttura sanitaria, la San Giuseppino Sanità di via Saffi, in pieno centro storico. L’ordinanza, firmata dal sindaco Ghinelli è del 3 febbraio scorso, in seguito a una notifica dell’Asl Toscana Sud Est. Nella nota si legge che l’azienda sanitaria ha eseguito un’indagine epidemiologica "dalla quale è emersa una forte correlazione tra l’infezione contratta dal paziente e il suo soggiorno presso la struttura sanitaria".

Le prescrizioni alla società che gestisce la struttura di via Saffi sono le stesse di fine dicembre per via Fleming. La donna, una 64enne, che aveva contratto il batterio, è poi morta in un ospedale in Campania pochi giorni dopo la diagnosi di polmonite provocata dalla legionella.

In questo nuovo caso la vittima è una persona anziana già provata da una malattia oncologica grave. Era arrivata al San Donato con i sintomi respiratori tipici della legionella. All’ospedale è stata subito riscontrata la sua positività. In precedenza era ricoverata in un reparto di continuità assistenziale di san Giuseppino nei confronti della quale il sindaco ha imposto una serie di precauzioni.

Il sindaco ha comunque chiesto ulteriori chiarimenti all’Asl per comprendere come due casi simili possano essersi verificati in un lasso di tempo così breve e in due strutture appartenenti a proprietà diverse ma che lavorano in sinergia.

Mentre l’Asl precisa che la donna è arrivata in ospedale già positiva alla legionella, l’avvocato Giacomo Straffi, in nome della società che gestisce la struttura sanitaria San Giuseppino Sanità, precisa che "le prescrizioni richieste dal sindaco del Comune di Arezzo, in ordine al controllo e sanificazione della struttura, erano state già assunte dalla casa di cura. La stessa, nel frattempo, ha già operato attività di autocontrollo risultato all’esito negativo alla legionella e ha già provveduto alla dotazione di tutti i presidi di controllo e sanificazione posti a dimora in tutti i terminali della casa di cura. Ritiene pertanto che il decesso della paziente, non sia da porre in relazione al ricovero precedente nella casa di cura".