
Dopo due o tre giorni in cui il peso di quanto accaduto lo aveva inevitabilmente scosso, Gioele (nella foto con...
Dopo due o tre giorni in cui il peso di quanto accaduto lo aveva inevitabilmente scosso, Gioele (nella foto con il babbo Francesco) ha ritrovato il sorriso. E non uno qualsiasi: quello di chi ha compreso fino in fondo di aver fatto qualcosa di grande. Aver soccorso l’amata nonna, colpita da una crisi epilettica mentre erano soli in casa. Un episodio che, per un bambino di appena 11 anni, avrebbe potuto trasformarsi in tragedia. Invece, grazie al sangue freddo e, soprattutto, alla formazione ricevuta a scuola, Gioele è riuscito a gestire la situazione con una lucidità disarmante.
"Ho imparato le manovre a scuola, durante le lezioni del corso Asso della Misericordia", ha raccontato con semplicità e orgoglio il giovane soccorritore. E’ successo qualche giorno fa, Gioele sapeva cosa fare. Senza lasciarsi prendere dal panico, ha adagiato con delicatezza la nonna nella posizione di sicurezza, quella che permette alla persona in difficoltà di superare un episodio convulsivo minimizzando i rischi di soffocamento o traumi. Poi ha preso il telefono, ha composto il numero delle emergenze e ha chiesto aiuto. Pochi gesti, essenziali ma decisivi, che hanno fatto la differenza. La storia di Gioele, raccontata da giornali e televisioni locali, ha subito fatto il giro del quartiere e poi della rete. "Dopo l’uscita degli articoli sono iniziati i festeggiamenti. Dopo qualche giorno difficile, in cui era chiaramente provato dall’accaduto, il momentaccio è passato", racconta il padre, Francesco Boncompagni.
"Gli amici hanno iniziato a chiamarlo eroe, lui ora è felice. E anche la nonna sta bene, non finisce di ringraziarlo".