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Cantautrice e interprete con una profonda vocazione da storica e da narratrice, Letizia Fuochi
Arezzo, 18 febbraio 2025 – Sabato 22 febbraio, alle 17.30 al Palomar - Casa della Cultura (piazza della Libertà) a San Giovanni Valdarno, Letizia Fuochi racconterà, eseguendo dal vivo alcune canzoni, il suo recente disco “La scelta”, edito da Materili Sonori.
Cantautrice e interprete con una profonda vocazione da storica e da narratrice, Letizia Fuochi per l'ottantesimo Anniversario della Liberazione dal nazifascismo ha realizzato un concept album di undici tracce resistenti: dalla nostra lotta partigiana alla guerra civile spagnola, dalla brutalità del golpe di Pinochet in Cile, alla tragedia dei desaparecidos argentini.
Oltre ai molti brani originali con testi e musiche di Letizia Fuochi con arrangiamenti di Ettore Bonafé e Francesco Frank Cusumano, sono presenti le interpretazioni di tre celebri canzoni (“Li vidi tornare” di Luigi Tenco, “Dante Di Nanni” degli Stormy Six e “Se equivocò la Paloma” di Rafael Alberti) e un duei testi (musicati da Letizia) pubblicati nel 1945 da due importanti esponenti della letteratura italiana che militarono nella Resistenza, Raffaello Ramat e Carlo Coccioli.
Molti sono gli ospiti del disco, artiste e artisti che ne hanno condiviso l’impostazione: Riccardo Tesi, Chiara Riondino, Alberto Morselli, Filippo Chieli, Francesca Breschi, Anna Maria Castelli, Anna Granata, Sara Rados. Paolo Lambardi, Cinzia Blanc, Francesca Torselli, Oretta Giunti, Silvia Poli.
“La scelta” è quindi un progetto storico e musicale che vede il patrocinio dell'Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell'età contemporanea, di ANPI, di ANED, della Biblioteca e Archivio Storico Piero Calamandrei di Montepulciano, della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, della Fondazione Franceschi di Milano.
Un contributo importante della Sezione Soci Unicoop di San Giovanni Valdarno e di alcune altre Sezioni dell’area fiorentina e della Sezione ANPI di Signa hanno permesso la realizzazione del progetto. «Scegliere è la più alta forma di libertà. Dittature, fascismi, nazionalismi, fanatismi distruggono il pensiero critico.
Questo disco - scrive Letizia Fuochi - frutto di una complessa e sentita ricerca storica e artistica, vuole essere un promemoria. Saremo liberi fino a quando i diritti saranno protetti e ampliati; saremo liberi fino a quando capiremo che nulla è scontato, che la nostra Costituzione deve essere tutelata e che studiare la Storia diventa ogni giorno una nostra responsabilità.
Educare alla conoscenza è un atto doveroso nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita per un ideale e un futuro di giustizia, democrazia, libertà. Io che da sempre ho sentito forte il richiamo di voler capire e conoscere, ho anche avuto la fortuna di scegliere da quale parte stare: auguro a voi che ascolterete di poter provare il mio stesso desiderio e avere la mia stessa possibilità.
La musica è condivisione, è incontro, è scambio è muoversi insieme, dentro e verso un obiettivo comune: curare l'ignoranza con la conoscenza e l'attenzione per la nostra Storia contenitore di tante piccole vicende umane, è indispensabile per aprirci alla pace nel presente e a una prospettiva sana di futuro per le nuove generazioni».