Arezzo, 19 novembre 2024 – Il gruppo Alleanza Verdi Sinistra di Arezzo era presente, ieri, all'assemblea dei lavoratori che si è svolta davanti ai cancelli di ABB E-Mobility di San Giovanni e ha condiviso la discussione e lo sconcerto che si leggeva nei volti dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali dopo il licenziamento, comunicato tramite una PEC, di 33 lavoratori. Come ha ricordato Avs si tratta di 16 operai e 17 impiegati. Motivazione: crisi della domanda. "C'è stato il rifiuto di ricorrere agli ammortizzatori sociali previsti in caso di crisi aziendali - ha tuonato Alleanza Verdi Sinistra - I lavoratori che perderanno il lavoro saranno poi molti di più, perché parte della produzione avviene tramite i cosiddetti “lavoratori somministrati”, per intendersi quelli a chiamata, per i quali non è prevista alcuna procedura di licenziamento, basta non chiamarli alla multinazionale che non siamo nella patria di Elon Musk, il licenziatore seriale, ma in Italia, la cui Costituzione si apre dicendo che. l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro".
"Il lavoro non è una merce - hanno aggiunto Guido Pasquetti e Leonardo Simoni - E' il frutto del sudore di persone in carne e ossa che con il lavoro mantenendo le loro famiglie. Per questo, le leggi che regolano il lavoro, prevedono, in caso di crisi aziendale, non licenziamenti di massa, ma gli mortizzatori sociali e percorsi, mediati dai sindacati e dalle istituzioni locali, per far fronte alla crisi aziendale, che è anche una crisi sociale che non deve essere pagata sempre e solo dai lavoratori e sosteniamo, quindi, le richieste dei lavoratori e dei sindacati, ovvero che l'azienda ritiri i licenziamenti collettivi, la cui legittimità è tutta da verificare", ha proseguito Avs. Tra le altre richieste, il ricorso agli ammortizzatori sociali per garantire gli occupati, ("invece di mandarli semplicemente a casa senza stipendio"). Le istituzioni locali, provinciali e regionali sono state poi chiamate a farsi garanti di questo percorso e, soprattutto ed è stato chiesto che l'azienda si doti di un piano industriale alternativo, non legato alla sola produzione delle paline per le ricariche dei veicoli elettrici. "Settore che, in mancanza di interventi pubblici, è attualmente in difficoltà", ha concluso Alleanza Verdi Sinistra. Lo scopo, ovviamente, è quello di garantire il futuro occupazionale del Valdarno.