San Giovanni Valdarno, 15 novembre 2024 – Abb E-Mobility annuncia la procedura di licenziamento collettivo per 33 dipendenti a tempo indeterminato. È quanto avvenuto giovedì pomeriggio, avendo comunicato la decisione alle sigle sindacali attraverso una lettera arrivata via Pec. Lo spettro della crisi continua ad aggirarsi per il Valdarno.
Oltre al comparto moda, soffre anche il colosso della green economy che nel 2022 aveva inaugurato il suo nuovo stabilimento a San Giovanni, dopo la cessione della produzione di inverter a Fimer — altra vertenza aperta.
Lo scorso anno l’azienda non rinnovò i contratti in somministrazione, adesso ha deciso di sfoltire sui fissi. La decisione era stata preannunciata la settimana scorsa ai lavoratori nell’assemblea di giovedì 7 novembre.
“Le organizzazioni sindacali in forma unitaria — hanno spiegato Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil in una nota — respingono l’iniziativa dell’azienda che in maniera arbitraria e unilaterale si avvia verso un percorso di licenziamento invece che ricorrere agli strumenti previsti dalla normativa italiana”, come ad esempio gli ammortizzatori sociali. I sindacati hanno quindi dichiarato immediatamente lo stato di agitazione e indetto 2 ore di sciopero per la giornata di lunedì 18 novembre, suddivise in base ai turni dei dipendenti.
“La Rsu e i rappresentanti sindacali provinciali in maniera unitaria invitano tutta la popolazione aziendale a sostenere l’iniziativa di sciopero per dare forza e importanza alla protesta contro i licenziamenti” ha tuonato la triplice.
Dopo lo sfoltimento di circa 150 unità avvenuto con il mancato rinnovo dei contratti a termine, i lavoratori stabili sono 371. Ciò che desta maggiore preoccupazione tra i dipendenti e i rappresentanti sindacali è il fatto di voler tagliare su coloro che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Per questo vogliono chiarezza sulle strategie aziendali. Alla notizia sono fioccate le reazioni della politica.
“Comprendiamo le difficoltà che il settore della mobilità elettrica sta attraversando — hanno scritto il sindaco Valentina Vadi e i gruppi consiliari di maggioranza Centrosinistra per San Giovanni e Alleanza Verdi Sinistra — ma crediamo che possano e debbano essere trovate soluzioni alternative alla “scorciatoia” del licenziamento per esubero”.
“Presenteremo nuovamente in consiglio comunale una mozione per l’istituzione di un tavolo istituzionale che coinvolga l’azienda, tutte le sigle sindacali e tutte le forze istituzionali” ha affermato Lisa Vannelli, capogruppo di San Giovanni Civica. Lunedì saranno tutti presenti davanti ai cancelli, mentre a Firenze si discuterà della crisi del comparto moda alla presenza di Eugenio Giani. Sarà una giornata calda, a dispetto delle temperature.