
APPESI A UN FILO Gli studenti del «Vittoria Colonna» rientreranno alla Cadorna per l’inizio dell’anno scolastico
Arezzo, 20 agosto 2016 - Settembre si avvicina a grandi passi portando con sé, tra le altre cose, l’inizio dell’anno scolastico e quindi gli immancabili problemi legati alle sedi delle scuole. In particolare, in questo scorcio di fine estate, sono due le questioni che tengono banco: la sede dell’istituto Vittoria Colonna e la palestra per una trentina di classi dell’Itis e dell’istituto Fossombroni. Per quanto riguarda la prima questione, è ormai certo che anche quest’anno circametà degli studenti del «Vittoria Colonna» seguiranno le lezioni alla Cadorna, come l’anno passato.
Questo nonostante la sede sia proprietà del Comune che sta procedendo, tra l’altro, allo spostamento degli uffici proprio negli spazi dell’ex caserma. Quelle stanze, insomma, dovrebbe essere destinate ad altri scopi. Ma il progetto è ancora in via di definizione e così i tempi consentono di venire incontro al problema che in realtà è in carico alla Provincia, responsabile per le Superiori. Una Provincia che dopo i ben noti passaggi della riforma dell’Ente ha visto decisamente ridotte le risorse destinate alla scuola, anche se gli uffici si ingegnano con grande impegno a trovare le soluzioni alternative.
La ripresa delle lezioni, insomma, per gli studenti sarà all’insegna della precarietà, tanto per farci l’abitudine. Ma se i ragazzi del liceo psicopedagogico avranno comunque la certezza di avere delle aule a disposizione, non possono dire la stessa cosa gli studenti dell’Itis e dell’istituto Fossombroni, limitatamente all’ora di educazione fisica.
Il palazzetto di San Lorentino, finora destinato allo scopo ma già al centro di polemiche e questioni. La struttura sarà presto oggetto di lavori ormai non più rimandabili, perciò di fare ginnastica lì dentro non se ne parla. Gli uffici scolastici stanno valutando altre soluzioni; una poteva essere il palasport «Mario D’Agata», che però al momento risulta inagibile, e comunque in questo caso resterebbe da risolvere il problema del trasporto degli studenti. Nel cilindro ci sono soluzioni tampone, spazi non nati come palestre ma utilizzabili in tal senso.Ma bocche cucite fino alla soluzione definitiva. La mancanza di una sede riguarda 17 classi dell’Itis e 11 dell’istituto Fossombroni. Si parla, insomma, anche qui di circa 700 ragazzi che non possono contare su una struttura adeguata per seguire le lezioni e la cosa è decisamente avvilente. Una delle materie più di moda è proprio lo sport, sono nati indirizzi in tanti istituti specializzati proprio sulle discipline atletiche, o sul piano agonistico o su quello organizzativo. Ma senza una palestra fissa dove andiamo?