Lievita il prezzo della spesa per le famiglie ad Arezzo: Qui l’inflazione più bassa della Toscana

A luglio l'inflazione ha colpito anche Arezzo, con un balzello notevole per le famiglie: 390 euro in più per cibo e bevande analcoliche nei primi sette mesi del 2023. Coldiretti spiega che la crescita dei prezzi è dovuta ai cambiamenti climatici e all'aumento della domanda. L'inflazione sta rallentando, ma le famiglie soffrono ancora.



Lievita il prezzo della spesa per le famiglie ad Arezzo: Qui l’inflazione più bassa della Toscana

Lievita il prezzo della spesa per le famiglie ad Arezzo: Qui l’inflazione più bassa della Toscana

Galoppa l’inflazione anche a luglio e il carrello si fa sempre più pesante anche per le famiglie aretine. Secondo Coldiretti, sulla base dei dati Istat, nei primi sette mesi del 2023 l’acquisto di cibo e bevande analcoliche è costato alle famiglie toscane 390 euro in più. Un balzello notevole. E’ di 10,4% l’inflazione nazionale, alla quale Arezzo risponde con un 9,9 punti percentuali, valore tra i meno alti in Toscana dove sono ben sei i capoluoghi con un’inflazione sopra la media nazionale. Al primo posto si posiziona Grosseto, con +12,7%, seguito da Livorno (+11,5%%) e da Pistoia (+11,5%).

A rallentare la discesa dei prezzi di frutta e ortaggi, che a luglio sono cresciuti rispettivamente del 13,8% e del 19,8%, fa sapere Coldiretti, sono le conseguenze dei cambiamenti climatici e dei numerosi eventi estremi che hanno ridotto le disponibilità unite all’aumento della domanda. Emblematico il "caso" della frutta la cui richiesta è aumentata del 20% il mese scorso, anche per effetto del grande caldo. "Dal campo alla tavola, spiega Coldiretti Toscana, il prezzo si moltiplica e non certo per colpa degli agricoltori che si accollano tutti i rischi e gli incrementi dei costi di produzione come concimi e mezzi tecnici, compreso quello per il gasolio, che da più di un anno divorano i già risicati margini di guadagno. Più ci sono passaggi tra l’agricoltore ed il consumatore e più il costo di quel determinato prodotto aumenta". "L’inflazione sta rallentando e questo determina il perdurare della lunga fase di sofferenza per le famiglie. Il tasso inflazionistico dei generi alimentari del mese è di poco superiore a quello di un anno fa, quando era al 10%, dopo aver raggiunto a ottobre il 13,9%".