MARCO CORSI
Cronaca

L’impianto hi-tech. L’entusiasmo di Chienni: "Svolta per il Valdarno"

Il ministro all’Ambiente Pichetto in visita al sito di Podere Rota a Terranuova "È una grande opportunità sia di sviluppo che di occupazione", ha detto . L’azienda ha investito cinque milioni di euro per il recupero di oro e preziosi. .

Il ministro Fratin in visita nel sito terranuovese di Podere Rota

Il ministro Fratin in visita nel sito terranuovese di Podere Rota

Un nuovo, modernissimo impianto di recupero delle materie prime critiche e dei metalli preziosi, all’avanguardia in Europa. E’ stato realizzato da Valdarno Ambiente, società del gruppo Iren, nel sito terranuovese di Podere Rota e inaugurato ieri mattina alla presenza, tra gli altri, del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Al suo arrivo è stato accompagnato dal presidente di Iren Luca Dal Fabbro in una veloce visita allo stabilimento, che si estende su una superficie di circa 2.400 mq e ha comportato un investimento di circa cinque milioni di euro. Consentirà l’estrazione, la selezione e il recupero di metalli quali oro, argento, palladio e rame, presenti all’interno di schede elettroniche di piccoli elettrodomestici e dispositivi elettronici.

A caratterizzare la tecnologia dell’impianto è un processo innovativo di disassemblaggio meccanico e trattamento idrometallurgico appositamente progettati, capaci di estrarre i metalli non nobili per isolare e recuperare così quelli preziosi e le materie prime critiche. Questi materiali, inoltre, saranno tracciati e certificati. Come è stato spiegato ieri a Terranuova, la capacità di trattamento della struttura è pari a oltre 300 tonnellate di schede elettroniche all’anno, che permetterà un recupero medio minimo settimanale di circa 1 kg di oro, 2 kg di argento, 0,5 kg di palladio, 500 kg di rame metallico puro e tra i 600 e 700 kg di rame in polvere, arrivando quindi a quasi 200 kg di metalli preziosi e 57 tonnellate di rame all’anno. La location non è casuale. Terranuova è in una posizione strategicasoprattutto, a due passi dal distretto orafo aretino, con il quale saranno sviluppate possibili sinergie industriali. "La nostra più grande miniera è rappresentata dai rifiuti – ha detto il Ministro presente insieme all’assessora regionale all’ambiente Monia Monni - e dobbiamo lavorare per attivare tecnologie moderne e impianti come questo. Lo scopo è arrivare ad avere materie prime, minerali critici e rari e quindi un nuovo giacimento. La Toscana è una grande e ricca regione che sta dando contributi importanti su questo fronte. Tra l’altro parliamo di opportunità di sviluppo e di occupazione".

Oggi più del 90% delle schede elettroniche recuperate in Italia è destinato all’esportazione. Inutile quindi sottolineare come il nuovo impianto del Gruppo Iren segua con solo le logiche dell’economia circolare, ma anche quelle della prossimità territoriale. "Con questo progetto di recupero di metalli preziosi, il Gruppo Iren introduce in Italia un nuovo paradigma di sostenibilità - ha spiegato dichiarato Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren - Questo traguardo, raggiunto grazie alla vicinanza e supporto degli enti nazionali e locali, risponde agli obiettivi delineati dalla strategia industriale, che individua i suoi pilastri negli investimenti sostenibili e nella creazione di valore per il territorio". Il sindaco di Terranuova Sergio Chienni ha voluto sottolineare un altro aspetto. "Il nostro territorio sta dimostrando la capacità di tutelare i posti di lavoro – ha detto – è accaduto di recente con la Fimer e accade qui, perché alla fine di una esperienza se ne apre una nuova legata all’economia circolare con una forza lavoro che era precedentemente impiegata in altre mansioni".