REDAZIONE AREZZO

L’incubo della violenza psicologica. Il partner è tra i primi responsabili

Il report toscano sulla violenza di genere fotografa in percentuale il fenomeno anche sul territorio aretino

di Matteo Marzotti

AREZZO

Sono 212 le donne che sono entrate nel corso dei dodici mesi del 2022 in contatto con la rete e i centri antiviolenza in provincia di Arezzo. I numeri sono quelli forniti dall’ultimo report che scatta una fotografia in cui è possibile isolare e analizzare il fenomeno nelle singole vallate, nel capoluogo, per età e nazionalità. Partendo dai numeri dal 2010 al 2022 ecco che nella sola provincia di Arezzo ben 3.115 donne hanno fatto ricorso ai centri antiviolenza (in totale in Toscana si parla di oltre 35mila casi nello stesso periodo). Guardando l’ultima finestra temporale è stata registrata una flessione. Quella maggiormente significativa è nel periodo 2020-2021 dove i casi sono scesi di oltre il 16 per cento. Fenomeno in diminuzione? La lettura non è proprio corretta. Già perchè i dati riferiti a questo lasso di tempo devono tenere conto del periodo legato al Covid, al lockdown e quindi con casi di violenza (fisica e verbale) tra le mura domestiche e non denunciati anche a causa dell’isolamento. Andando a vedere invece il distretto di residenza delle donne che hanno chiesto aiuto ecco emergere una classifica con Arezzo al primo posto con 87 casi, seguita dal Valdarno con 44, dalla Valdichiana aretina con 35, quindi Casentino con 15 e Valtiberina 12. Cambiando la vallata, il distretto di residenza, si nota anche che cambiano le varie fasce di età. Ad esempio nel distretto rappresentato dalla città di Arezzo la percentuale più alta riguarda la fascia di età compresa dai 40 ai 49 anni (34,9%), seguita da quella 30-39 (27,9%) e 16-29 (27,9%). In Casentino i numeri più alti sono quelli nella fascia 16-29 e 30-39 anni con due percentuali identiche pari a 28,6%. Per la Valdichiana invece incidenza del 22,9% dai 16 ai 39 anni che sale al 25,7% tra i 40 e i 49 anni. In Valdarno stessa fascia interessata al 30,2% mentre in Valtiberina c’è un significativo 66,7% sempre tra i 40 e i 49 anni.

Guardando invece la nazionalità nella provincia di Arezzo i casi interessano al 57,1% cittadine italiane e per il 42,9% straniere. Un a percentuale che rende Arezzo il territorio al primo posto per distacco in Toscana sulla base di questo dato. Ma qual è il tipo di violenza che viene perpetrata? Anche qui i numeri sono in continua evoluzione visto che la violenza fisica di fatto viene registrata in più del 50% dei casi: significa che su due donne che si rivolgono al centro antiviolenza una ha subìto violenza fisica. Il dato allarmante è quello legato alla violenza psicologica che dal 2010 ad oggi è salito fino a raggiungere l’87,6% e che accomuna sia cittadine italiane e straniere, per non parlare di minacce (22,8%) e violenza sessuale (9%). E se la domanda successiva è su chi si rende autore delle violenza ecco che il report indica principalmente il coniuge, il convivente e in certi casi anche l’ex findazato. Sono queste le figure con i dati percentuali più alti dello studio fornito, persone che spesso è difficile denunciare per le vittime che quando ci riescono lo fanno grazie al supporto di parenti, conoscenti e amici, ma anche dei colleghi e colleghe di lavoro (30,1% dei casi).