L’Inquieto vivere di Andrea Bindi. Evento a Rigutino

Il libro "Inquieto Vivere" di Andrea Bindi celebra la vita di "El Cricche", giovane ribelle di Rigutino scomparso nel 1979. La raccolta di poesie riflette sulle inquietudini della vita e ha ottenuto un notevole successo, con già tre ristampe.

L’Inquieto vivere di Andrea Bindi. Evento a Rigutino

Il libro "Inquieto Vivere" di Andrea Bindi celebra la vita di "El Cricche", giovane ribelle di Rigutino scomparso nel 1979. La raccolta di poesie riflette sulle inquietudini della vita e ha ottenuto un notevole successo, con già tre ristampe.

AREZZO

"A volte le storie ti arrivano addosso per caso. Ti si appiccicano. Ti travolgono. Come un giornalino letto da ragazzo o un vecchio ritaglio di giornale che cade da un libro all’improvviso. Come i ricordi raccontati da un amico". Comincia così la poesia che Andrea Bindi, pompiere e poeta, ha dedicato a "El Cricche" (Sergio Rosi, ndr), di Rigutino scomparso tragicamente, poco più che vent’enne, in un incidente stradale nel 1979. Il ricordo di quel ragazzo ribelle e carismatico prende vita nel primo libro di Bindi "Inquieto Vivere" (Edizioni Helicon), che sarà presentato venerdì 11 ottobre alle 18.30 presso il C.A.S. di Rigutino. La serata terminerà con una "Spaghettata con l’autore".

"Inquieto Vivere" è un’opera che ha già riscosso un notevole successo, tanto da essere giunta alla terza ristampa. La raccolta di poesie è un riflesso delle inquietudini della vita, delle storie nascoste nella quotidianità o tra le pieghe del tempo e della memoria. Tra queste, spicca quella di "El Cricche", una figura mitica per Rigutino, ricordata per il suo stile di vita anticonformista, il talento nel biliardo e l’amore per le auto sportive. Non era un ragazzo qualunque, la sua vita frenetica e ribelle ha lasciato un segno indelebile nella comunità. Avvolta da un’aura quasi leggendaria, la sua esistenza, ancora impressa nella memoria collettiva del paese, si interruppe bruscamente in quella notte tragica del ‘79: "Il botto ci svegliò tutti. Boom! Non eravamo più dei bambini, ma neanche degli adulti. Quelle lamiere contorte a ricordarci che dovevamo diventare grandi (...). La vita è una carambola. Un fatto di equilibrio. Un gioco di numeri e di forze ben preciso. È tutto un disegno calcolato. Come un biliardo verde illuminato".

Gloria Peruzzi