
Gherardo Dindelli, l’unico partigiano rimasto ancora in vita a Sansepolcro, che oramai è diventato un capitolo di storia cittadina: la sua testimonianza in audiovideo
Sansepolcro (Arezzo), 20 febbraio 2025 – A 101 anni diventa attore che reinterpreta situazioni e circostanze vissute 80 anni prima da lui stesso nella realtà, quando era un 20enne. Il "nostro" è Gherardo Dindelli, l’unico partigiano rimasto ancora in vita a Sansepolcro, che oramai è diventato un capitolo di storia cittadina. La sua presenza si inserisce all’interno di "Unlock80", una produzione di Fondazione Progetto Valtiberina e Teatro di Anghiari con realizzazione di Ttv.it, nel cui sito è visibile già ora la prima puntata con Dindelli, focalizzata sull’insurrezione della città.
Si tratta di un progetto audiovisivo e di ricerca intorno alle storie, spesso sconosciute, di ragazzi che hanno combattuto per la liberazione dell’Italia, compresi quelli che venivano da fuori e che sono caduti per la causa di un Paese che nemmeno conoscevano. Dalle ricerche del professor Alvaro Tacchini e di prestigiose istituzioni come l’Istituto di Storia Politica e Sociale "Venanzio Gabriotti" di Città di Castello, il Museo e Biblioteca della Resistenza di Sansepolcro e l’Anpi Sansepolcro, l’anghiarese Andrea Merendelli (autore e storyteller) racconta alle nuove generazioni come i giovani di allora abbiano affrontato il conflitto, imbracciando le armi o opponendosi disarmati alle oppressioni delle dittature.
Per questo, un lucchetto e una chiave di ferro d’epoca, vengono aperti e "sbloccati" (da qui il titolo Unlock, azione di sblocco dei dispositivi e dei ricordi digitali) nei luoghi simbolici dell’Appennino umbro-toscano, proprio sotto la Linea Gotica. Lo scopo del progetto è anche quello di coinvolgere associazioni giovanili, gruppi di studenti e associazioni di reduci e portarli nei luoghi della narrazione. Il più anziano di questi reduci – appunto Gherardo Dindelli - ha 101 anni, la più giovane degli studenti ne ha 15: un simbolico passaggio di consegne e di memorie a tutela della libertà.
Il primo episodio – come anticipato - racconta l’insurrezione di Sansepolcro del 19 marzo 1944. Un avvenimento unico in Italia: un’intera città che si ribella a una ridicola ordinanza della Guardia Nazionale Repubblicana che aveva imposto un arbitrario coprifuoco il giorno di San Giuseppe. La popolazione, esasperata da anni di violenze e soprusi, si ribella in massa. Gherardo Dindelli accompagna il pubblico del web in questa giornata drammatica e piena di speranza.
"Una soddisfazione particolare alla mia età – ha commentato l’arzillo Gherardo – e ringrazio Andrea Merendelli e coloro che, assieme a lui, hanno voluto tenere viva la memoria collettiva". Dindelli ricorda, tra l’altro, che il 17 febbraio del 1945 Gino Giorni, un ragazzo appena ventenne di Sansepolcro, moriva in un ospedale a causa dei patimenti subiti nel Lager. Ottanta anni dopo, questa prima puntata è dedicata a lui.