Pedaggio ridotto per chi risiede a San Giovanni e deve prendere tutti i giorni l’Autostrada del Sole per lavoro. Una misura da adottare durante il periodo dei lavori di realizzazione della terza corsia da Incisa al casello di Terranuova. Questa una delle proposte "compensative" richieste dalle liste civiche sangiovannesi, che hanno chiesto anche una mobilitazione per spingere Autostrade per l’Italia a realizzare un altro casello in Valdarno, nell’area a nord, al confine tra San Giovanni e Figline, per consentire un accesso privilegiato all’area industriale di Sant’Andrea e di Bomba e al futuro Parco dello Sport di Cavriglia.
Altre ipotesi messe sul tavolo, barriere fonoassorbenti con pannelli fotovoltaici che garantirebbero risorse finanziarie ingenti per le casse comunali, la totale riasfaltatura delle maggiori strade cittadine e il ristoro economico alla città di San Giovanni per il cantiere che insisterà sul proprio territorio. Per discutere di tutte queste proposte i civici nei prossimi giorni faranno partire una raccolta di firme per far svolgere un consiglio comunale aperto, nel corso del quale sarà lanciata un’altra richiesta. Realizzare la terza corsia autostradale fino a Chiusi-Chianciano, coprendo quindi per intero il tratto aretino.
Per il movimento sarebbe l’occasione per fare dell’A1 una vera e propria arteria di scorrimento veloce, metropolitana, efficiente e sicura, capace di servire in maniera efficiente i principali centri abitati, turistici e produttivi di prossimità, migliorando sensibilmente l’innesto verso le aree occupazionali. Insomma, la richiesta, in pratica, è quella di ricontrattare le opere compensative legate alla realizzazione della terza corsia autostradale tra Incisa e Valdarno, per ottenere una serie di opere e servizi. "La realizzazione di questa grande infrastruttura – hanno spiegato i civici - è sicuramente di grande importanza, destinata a rendere più fluido e sicuro lo scorrimento dei veicoli".