Arezzo, 15 settembre 2024 - Il Principe Alberto II di Monaco è arrivato nel borgo di Rondine, nell'Aretino, intorno alle 10. Dopo la visita strettamente privata di ieri al Santuario della Verna, oggi la seconda tappa in terra aretina. È arrivato accompagnato da Anne Eastwood, ambasciatrice di Monaco a Roma e dal Console onorario del Principato di Monaco a Firenze, Alessandro Antonio Giusti.
È stato accolto dal presidente di Rondine, Franco Vaccari e da una delegazione dell'associazione. Visiterà il borgo attraverso alcune tappe simboliche: dal Monumento delle rondini che racconta le radici spirituali e culturali della Cittadella fondate sui massi di La Verna, Camaldoli e dell'Arno, fino all'Arena di Janine, al Centro di Formazione e la parte alta con la Chiesa e le residenze dello Studentato internazionale.
Il principe Alberto di Monaco si è mostrato molto attento al metodo Rondine riguardo i conflitti elogiando il fatto che nello studentato convivono giovani provenienti da Paesi in guerra tra loro, fra cui Israele e Palestina e Russia e Ucraina. «Desidero elogiare Rondine per le sue iniziative e il suo impegno eccezionali, qui in Italia e nel promuovere la pace in tutto il mondo - ha detto -. Monaco è fermamente impegnata a favore della pace, dello sviluppo sostenibile per tutti e del rispetto dei diritti umani in tutti i paesi. Conflitti, violazioni delle libertà fondamentali e della dignità umana, emergenze umanitarie, disuguaglianze, povertà, fame sono una realtà quotidiana per troppe persone. Anche la mancanza di accesso all'istruzione e a beni o servizi di base è una sfida da affrontare in troppi paesi. Ma in questo panorama cupo, ci sono raggi di speranza. I giovani leader, con le loro azioni, impegni e visione per il futuro, sono gli agenti di cambiamento più potenti».
Alberto di Monaco ha elogiato la forza dei giovani: «È fondamentale che il mondo di domani dia potere alle sue giovani e future generazioni. A questo proposito, l'istruzione è una delle aree prioritarie della cooperazione allo sviluppo di Monaco. Il mio Governo si impegna a sostenere un'istruzione inclusiva e di qualità per tutti e opportunità socioeconomiche nei nostri paesi partner. Monaco è anche diventato il terzo paese lo scorso anno ad aderire all'appello 'Leaders for Peace’ lanciato dagli studenti Rondine con le Nazioni Unite, mentre co-sponsorizzava l'importante evento che si è svolto lo scorso dicembre a New York per promuovere ulteriormente il Metodo Rondine».
Poi una riflessione sulla guerra: «Concordo sul fatto che 'se la guerra è una scelta, anche la pace può esserlo’. Aggiungerei addirittura che, più che una scelta, la pace, come la sostenibilità ambientale, è un dovere verso l'umanità e una nostra responsabilità. Il mio Paese continuerà a collaborare con Rondine. In un mondo afflitto da conflitti e in cui il diritto internazionale e il multilateralismo si stanno erodendo, costruire ponti tra individui e comunità è più importante che mai. Rondine è un'organizzazione straordinaria e siamo orgogliosi di essere al suo fianco».