FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

Lo chiamavano Made in Arezzo: allarme giovani

L'artigianato aretino resiste all'ennesima crisi economica, ma manca un ricambio generazionale. Automazione e beni di serie a basso costo frenano le produzioni artigianali, con conseguenze non solo economiche ma anche culturali, artistiche ed etiche.

Come fa l’artigianato a resistere all’ennesima crisi economica? Spina dorsale dell’economia aretina e simbolo della voglia degli aretini di mettersi sempre in gioco. Una voglia che travolge tasse alte, burocrazia paralizzante e credito difficile. Manca un serio ricambio generazionale: il motivo delle 3mila aziende artigiane aretine perse negli ultimi dieci anni sta essenzialmente qui. Le logiche di mercato e di consumo sono rivoluzionate dall’automazione: la straordinaria diffusione di beni di serie, a basso costo, frena le produzioni artigianali. Una contrazione del settore equivale alla perdita di ricchezza non solo economica, ma soprattutto culturale, artistica e umana, etica. Competenza, talento e dedizione vanno perse: lo chiamavano "made in Arezzo".

Federico D’Ascoli