È come se il Papa si lamentasse del Giubileo. L’assessore alle Grandi opere Marco Sacchetti ha puntato il dito contro le ditte che hanno lavorato al secondo tunnel del Baldaccio: nei giorni scorsi si è allagato alla prima vera pioggia dall’inaugurazione. Eppure l’opera strategica con tempi di realizzazione simili al secondo traforo del Fréjus era il segnale di un autunno rampante di Palazzo Cavallo sui lavori pubblici, dopo anni di oblio e ritardi. Tutto rimandato: il sottopasso bis tra centro e Pescaiola non fluidifica il traffico, diventa un fiume in piena. Con la giunta appaltante subito pronta a chiedere conto dei disagi a chi ha vinto l’appalto: l’ennesimo scaricabarile.
CronacaLo scaricabarile dell’ufficio complicazioni