In Toscana, in particolare tra il 2010 e il 2023, si registrano miglioramenti per salute, istruzione, parità di genere e consumo e la produzione responsabile. Peggiorano, invece, la situazione di povertà, acqua pulita e servizi igienico sanitari, disuguaglianze, vita sulla terra, giustizia e anche istituzioni. Questi i dati dello sviluppo sostenibile della nostra Regione che sono stati forniti dal rapporto "I territori e lo sviluppo sostenibile 2024" dall’Alleanza italiana per lo Sviluppo sostenibile (ASviS) presentato al Consiglio Nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel). Il rapporto, giunto alla sua quinta edizione, analizza il posizionamento, l’andamento nel tempo e la distanza di Regioni e Province autonome, Città metropolitane e Province rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per quanto riguarda gli obiettivi quantitativi, la Toscana può raggiungere o avvicinare il 46% degli obiettivi, mentre per il restante 54% la situazione è stabile o addirittura in peggioramento. I dati nel dettaglio. Nel periodo 2010-2023, secondi i dati, la Toscana presenta un forte miglioramento per il consumo e la produzione responsabili. Diminuisce la produzione di rifiuti urbani (-80,6 kg per abitante) e contemporaneamente aumenta la raccolta differenziata (+29). Un lieve miglioramento anche per la salute: diminuite sia le persone che fanno uso di alcool sia quelle che fumano (rispettivamente -6,8 e -3,3). Per quanto riguarda l’istruzione, aumentano la formazione continua (+2,7 punti rispetto al 2018) e i posti autorizzati nei servizi socioeducativi (+8,7 punti dal 2013 al 2022) ma diminuisce il numero di persone che legge (-13,9).
CronacaLo sviluppo sostenibile della Toscana. Sotto la lente salute, istruzione e rifiuti