Gli autobus e i treni stanno diventando terra di nessuno. Autisti ma anche controllori aggrediti da portoghesi e balordi. A dare la misura del fenomeno c’è il vertice in prefettura che è servito per individuare le tratte e le linee più a rischio per dare una risposta forte. "Le aggressioni ci sono sempre state ma adesso accadono più spesso e anche da parte di persone insospettabili" rivelano alcuni autisti che chiedono di rimanere anonimi. Insulti, sputi, minacce, spintoni sono all’ordine del giorno con poche denunce per la mancanza dell’immediatezza e della certezza della pena che scoraggia molti. Ma cambiare rotta non è solo opportuno, diventa necessario, superando quell’indifferenza di cui parla l’autista aggredito che abbiamo intervistato oggi.
CronacaL’obbligo di cambiare rotta