SONIA FARDELLI
Cronaca

L’olio più buono "abita" in montagna. Il Casentino tra le zone più pregiate e Bibbiano vince la sfida delle olive

È il prodotto premiato per la migliore performance del 2024 al concorso organizzato a Capolona. Il sindaco Francesconi: "L’extravergine ha un grande valore per la salute ma anche sul piano economico" .

È il prodotto premiato per la migliore performance del 2024 al concorso organizzato a Capolona. Il sindaco Francesconi: "L’extravergine ha un grande valore per la salute ma anche sul piano economico" .

È il prodotto premiato per la migliore performance del 2024 al concorso organizzato a Capolona. Il sindaco Francesconi: "L’extravergine ha un grande valore per la salute ma anche sul piano economico" .

Giornata di promozione dell’olivo e dell’olio extravergine promossa dal Comune e della Pro Loco Il Ponte. Un’occasione per fare anche un bilancio di questa annata, in un territorio, quello di Capolona e Subbiano che conta circa 250 aziende agricole dedicate alla produzione di olive e olio. E dall’incontro sono venuti fuori dati interessanti: è stata una buona annata a livello di qualità, ma la resa delle olive soprattutto nel primo periodo di raccolta è stata piuttosto bassa, anche intorno anche al 6,24, mentre poi si è arrivati al 12 e sfiorato il 13%.

Da studi degli agronomi è venuto fuori che l’altitudine degli olivi si è notevolmente alzata. Anni fa ad alta quote non era conveniente piantare olivi, mentre adesso con i cambiamenti climatici si hanno buone produzioni anche a Falcino e Vogognano. L’olio più buono del 2024, secondo la giuria del concorso abbinato a questa giornata, è stato quello di Bibbiano, da olive raccolte tra il 22 e 26 ottobre. Resta sempre il problema della manodopera, tanto che le aziende che ricorrono a dipendenti fanno fatica a riprendere tutte le spese.

"L’olio extravergine d’oliva ha un grande valore per la salute - ha ricordato il sindaco Mario Francesconi - ma anche un valore sociale ed economico per il nostro territorio. Purtroppo a volte il valore del prodotto non viene apprezzato a dovere sul mercato. Mi viene da fare l’esempio tra l’olio extravergine d’oliva che mettiamo nel nostro organismo e l’olio che utilizziamo per le nostre autovetture. Portiamo l’auto a fare il tagliando in officina e paghiamo 4 kg di olio fino a 90 euro. Poi andiamo ad acquistare l’olio extravergine di oliva e ci sembra una cifra folle pagare un litro dai 14 ai 16 euro. Dovremmo dare molto più valore alle cose che fanno bene e che ci danno tanta ricchezza come ambiente, territorio e salute".

E ogni anno viene fatto anche questo concorso che è un momento di valutazione del prodotto. "Un momento di valutazione dell’olio dei nostri agricoltori - dice il sindaco - che ci conferma sempre una qualità molto eccellente, al di sopra delle medie generali. E questo vuol dire che i nostri coltivatoi, che sono tutti piccoli e moltissimi amatoriali, hanno cura del nostro ambiente e lo salvaguardano attraverso questa coltivazione".

Qualità, ma anche tecniche di coltivazione particolari. A spiegarle Cesare Biondini presidente onorario dell’associazione Amici a tutela dell’Olivo. "Sono circa dieci anni che facciamo questa sperimentazione di ribassamento delle chiome dell’olivo - dice - Abbiamo avuto dei risultati abbastanza efficienti sia dal punto di vista agronomico che dal punto di vista di resa in quantità di olive. In più abbassando la chioma si è ridotto anche il rischio di caduta delle persone dagli olivi durante il periodo di raccolta".