di Matteo Marzotti
AREZZO
Sicurezza, solidarietà, musica e divertimento. Sono queste le parole migliori, quelle in grando disintentizzare al massimo e al meglio come gli aretini hanno vissuto l’attesa per il 2025 scegliendo come location quella di Piazza Sant’Agostino. Una piazza dove a farla da padrone è stato l’evento organizzato da Arezzo Wave e dove oltre a poter ballare e brindare c’è stato tempo e modo di poter partecipare ad un evento benefico. "Siamo davvero felici di essere tornati e soprattutto di aver potuto festeggiare all’aperto - ha detto Maruo Valenti, patron di Arezzo Wave - il pubblico ha risposto alla grande anche all’asta dei cimeli di Diabolik che era stata organizzata con l’obiettivo di raccogliere fondi e offerte da porter destinare al Calcit e agli importanti servizi che da anni porta avanti in città. Abbiamo raccolto una discreta cifra e siamo ovviamente molto contenti per la la partecipazione". Sei ore di musica hanno accompagnato l’attesa, scandendo il ritmo, verrebbe da dire quasi i secondi, fino alla mezzanotte quando è partito il conto alla rovescia e il brindisi di auguri per un felice 2025. Un augurio che sul palco di Piazza Sant’Agostino è stato rivolto agli aretini dal vicesindaco Lucia Tanti e dall’assessore Federico Scapecchi. E proprio il vicesindaco ha ricordato l’impegno del Calcit, da 20 anni in prima linea con il servizio Scudo. "Salutiamo un anno che è stato segnato anche da alcune difficoltà ma che ha fatto comunque vedere i punti di forza della nostra città - ha detto Lucia Tanti - accogliamo il 2025 con grande fiducia in una piazza che ha rappresentato al melgio la festa di popolo, lo stare insieme per guardare al futuro".
Ma la festa in Piazza Sant’Agostino è stata segnata anche dalle note della Bandabardò, tra i grandi protagonisti del Capodanno aretino. Musica e non solo visto che nell’occasione è stato ricordato Erriquez, Enrico Greppi, tra i fondatori del gruppo fiorentino, scomparso nel febbraio 2021. Ricordo che ha colpito i presenti come quello per Paolo Benvegnù, scomparso proprio nell’ultimo giorno dell’anno, a poche ore dall’evento salotto di Piazza Sant’Agostino.
Ricordi e musica, ma anche sicurezza che è stato un tema caldo alla vigilia di questo veglione di San Silvetro, ad Arezzo come in tutte le altre città italiane con la necessità di implementare ulteriormente i controlli e il servizio d’ordine soprattutto in occasione di manifestazioni pubbliche, eventi in grado di richiamare numerosi partecipanti. Su questo fronte nessun disguido o problema per la festa aretina. Tutto è filato per il verso giusto con la presenza discreta di forze dell’ordine e operatori specializzati che hanno regolato l’accesso e il deflusso a Sant’Agostino nella notte in cui tutti vogliono mettersi alle spalle l’anno vecchio, brutto o bello.
Intanto mentre le festa animava il centro e la musica da Sant’Agostino si affacciava in Corso Italia, in attesa del brindisi i fuochi d’artificio illuminavano il cielo. I più audaci ed evidenti hanno brillato in periferia accendendosi nel cielo fino al centro, quasi cercando di ridurre le distanze e tenendo molti con gli occhi verso l’alto. Una festa di colori partita ben prima della mezzanotte quando l’arrivo del 2025 ha dato il via ai brindisi e agli abbracci, con la speranza di poter vivere un nuovo anno segnato appunto da meno difficoltà e qualche sogno realizzato in più.