
di Lucia Bigozzi
È nata nei mesi bui della pandemia e nel nome sta la mission: CorOrchestra. ’Cuore’ e ’Cortona’ sono le parole-chiave dell’omonimo ensemble d’archi che stasera apre gli eventi collaterali di Cortonantiquaria (dal 21 agosto al 5 settembre al Centro Convegni Sant’Agostino). Non è un’orchestra come tante, perché i musicisti che la compongono e variano a seconda del repertorio sugli spartiti – da 15 a 40 elementi – sono tutti "made in Valdichiana" con alcuni inserimenti dalla provincia di Perugia. Un’idea lanciata da Francesco Attesti, assessore alla cultura, con una doppia finalità: "Sostenere chi studia e vive di musica nei mesi in cui concerti e spettacoli sono stati off limits per la pandemia. È stato un anno e mezzo molto duro per la categoria e noi abbiamo cercato di dare una mano creando un’orchestra d’archi che rappresentasse la tradizione artistica della città e offrisse un’opportunità ai professionisti".
Nonostante le difficoltà, "siamo riusciti a organizzare sei concerti durante l’estate" aggiunge Attesti che stasera sarà all’evento dedicato ad Antonio Vivaldi (a Camucia, nella chiesa di Cristo Re, alle 21) con un cameo recitato da Donella Baccheschi e Ferdinando Fanfani. A far volteggiare la bacchetta sarà Pawel Gorajski, giovane direttore che con la città etrusca ha un sodalizio consolidato e un rapporto speciale. "L’orchestra è uno strumento eccezionale, con una pluralità di anime ognuna con un vissuto. La CorOrchestra apporta linfa vitale al tessuto culturale aretino e l’auspicio è che possa maturare la sua identità musicale di concerto in concerto", dice senza nascondere l’emozione di condurre e interpretare ’l’overture’ della Cortonantiquaria.