LU
Cronaca

"Lucia Tanti la mia erede migliore". Ma Ghinelli non esclude altri nomi. E punta a pesare sul voto toscano

Il primo cittadino pronto a fare il regista. Polcri? "Porti la Provincia alle regionali, poi il passo indietro". A breve l’incontro a Roma con Tajani e quello su Medioetruria. "Lebole: un interessato c’è davvero".

Il primo cittadino pronto a fare il regista. Polcri? "Porti la Provincia alle regionali, poi il passo indietro". A breve l’incontro a Roma con Tajani e quello su Medioetruria. "Lebole: un interessato c’è davvero".

Il primo cittadino pronto a fare il regista. Polcri? "Porti la Provincia alle regionali, poi il passo indietro". A breve l’incontro a Roma con Tajani e quello su Medioetruria. "Lebole: un interessato c’è davvero".

Sindaco Ghinelli, come vive l’ultimo giro di boa del mandato: uno spazio fecondo o un ultimo sforzo? "Uno spazio fecondo. La prosecuzione di quanto avviato nel primo mandato si è arricchita di nuovi argomenti e nuove sfide che rappresentano la parte che più mi piace, nella vita e nel mandato di sindaco".

Fibrillazioni nel centrodestra: le percepisce anche lei? "Non in maniera forte, almeno nella mia città. Piccoli travasi da un partito all’altro si sono verificati a livello nazionale, ma qui il quadro in consiglio comunale a parte lievi mutamenti riconducibili alla sfera personale, conferma una coalizione coesa".

Caso Polcri: più deluso o più sorpreso? "Sono sorpreso perchè mi aspettavo che Alessandro desse il segnale che tutti gli chiedevamo e aveva promesso. Delusione perchè Arezzo è l’unica provincia in Toscana governata dal centrodestra e si fa fatica a digerire che non possa procedere in maniera conforme. Ho ancora la speranza che Polcri si renda conto che un suo avvicendamento è necessario e gli abbiamo dato la massima disponibilità a decidere come e quando".

Che consiglio gli darebbe? "Gli direi: Alessandro conduci la Provincia al traguardo delle regionali che probabilmente si terranno a ottobre 2025. Così darebbe un contributo a un obiettivo strategico per il centrodestra. È una mia idea e la offro come proposta".

Punta a di avere un ruolo nelle elezioni regionali? "Sì. Sono il primo sindaco di un capoluogo di provincia in Toscana che ha fatto cambiare il corso politico della mia città. Intendo concorrere alla elezione di un nuovo presidente della Regione nella figura di un sindaco di centrodestra. Ho due obiettivi importantissimi: le regionali e le amministrative nel giugno 2026. Garantirò il massimo impegno, mettendo la massima forza sui pedali per portare la bicicletta del centrodestra per prima al traguardo".

Che ruolo immagina per lei alle regionali? "Sono disponibile a tutto ma in primis a contribuire alla vittoria della coalizione. Non ho mire particolari. Con il gruppo dei sindaci civici andiamo avanti e la componente civica è la parte che fa la differenza perchè per superare l’avversario devi mettere in campo tutto il civismo delle città e delle province. Regionali e comunali sono due partite che ad Arezzo si giocano insieme".

Che lezione lascia il caso Meoni a Cortona? "Insegna che la personalità e la capacità di un sindaco passano sopra i desiderata dei partiti e che la gente riconosce nel sindaco il vero leader".

Alle europee la sua strada si è incrociata con Forza Italia: è un possibile segnale sul suo futuro? "Ne devo riparlare con Antonio Tajani. Ci incontreremo presto a Roma".

Sarebbe disposto a ricoprire un ruolo più politico che amministrativo? "Sì, la politica mi ha coinvolto a livello intellettuale ed emotivo. Grazie al governo Meloni l’Italia ha ritrovato identità e forza politica nello scacchiere internazionale: un contributo, nel mio piccolo, può essere sempre dato. Ne parleremo più avanti".

Il suo erede? Lucia Tanti o vede altri possibili prosecutori del suo lavoro? "Sì ci sono, con sfaccettature diverse. Si tratta di capire meglio chi è in grado di interpretare i reali bisogni dei cittadini, e dar loro le risposte che si aspettano".

Dove vuole arrivare? "Credo che il candidato sindaco sarà una persona che viene dalla società civile. Lucia Tanti è una dei contendenti e per quello che ha fatto finora, in questo momento è il nome più accreditato. Vediamo se ci sono candidature altrettanto forti. Di altri nomi si sente palare".

Come la mette con Fdi che ha la golden share della coalizione e vorrà proporre un proprio candidato? "Sarà un confronto sano e produttivo dal quale non potrà che uscire il candidato con le migliori possibilità di vincere per la terza volta consecutiva. Se sarà Lucia bene, altrimenti accetteremo altre opzioni ma dobbiamo essere tutti convinti che il nome sul quale puntiamo sia la persona con le migliori possibilità di vittoria".

Lei è uno dei pionieri delle liste civiche ma la loro forza è appesa ai partiti: come vede lo sviluppo della vostra esperienza a livello regionale e aretino? "Dobbiamo andare avanti nella strada intrapresa nel 2015: le liste civiche portano un contributo che fa crescere il montante totale dei voti alla coalizione. Sono viste in maniera abbastanza critica dai partiti ma la loro forza è quella di allargare il perimetro del consenso, oltre i partiti".

Due Mari, Medioetruria, Lebole, via Fiorentina: come se ne esce? "Medioetruria: andrò a Roma nelle prossime settimane e ci staranno a sentire in maniera diversa dopo le elezioni in Umbria. C’è una presa di posizione forte del presidente Giani e non ho dubbi che sarà accanto a me nel sostenere che Creti non è la soluzione adatta. Non ho dubbi che sarà un suo cavallo di battaglia per le regionali".

Due Mari e via Fiorentina? "Due Mari: il progetto è in corso di realizzazione. Saranno tenute in considerazione le nostre istanze. Non si risolveranno tutti i problemi, mi riferisco alle due bretelline nell’area di San Zeno ma non ci possiamo permettere ulteriori ritardi e spero che questo governo metta in moto le ruspe, non tanto in senso salviniano ma in senso lunardiano (l’ex ministro Pietro Lunardi, mio relatore di tesi). Lebole: lo sblocco dipende dalla capacità dell’imprenditore interessato di riuscire ad acquistare dalla famiglia Carrara. Ci sono trattative in corso, vedremo l’esito. Via Fiorentina: si sta definendo il nuovo progetto della strada che ha dovuto essere aggiornato dopo la realizzazione dei sottoservizi".

L’anno vasariano non finisce con il 2024: cosa bolle in pentola? "La prosecuzione della grande mostra probabilmente a marzo con la possibilità di continuare ad ammirare la nostra icona: la Chimera. Un anno importante ricco di tante iniziative che hanno avuto risonanza nazionale e portato in città migliaia di visitatori. Ultimo traguardo raggiunto: la mostra sulle opere di Vasari è tra le prime dieci in Italia. Un orgoglio per Arezzo".

Lucia Bigozzi