Arezzo, 21 novembre 2024 – Con l’avvicinarsi della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, l’amministrazione di Bibbiena non solo si impegna nella sensibilizzazione su questo tema con il supporto fattivo a diverse iniziative che si terranno nel territorio (24 novembre alle ore 18.00 presso la Biblioteca di Bibbiena; 25 novembre presso C3 con la Fidapa al mattino), ma anche con un ufficio del sociale che nel tempo si è strutturato in un rapporto di collaborazione con la rete territoriale fatta dalle forze dell’ordine, Arma dei Carabinieri in prima fila, Pronto Donna, la rete del Codice Rosa e quindi le figure professionali ad esso dedicate a livello Casentino.
Nell’ultimo anno l’ufficio del sociale del Comune, nella figura dell’assistente sociale Tiziana Salamone, ha preso in carico 5 casi di donne vittime di violenza domestica a seguito dell’attivazione del Codice Rosa. Tiziana Salamone spiega così il percorso di aiuto e intervento: “Le donne vittime di violenza, passando dal pronto soccorso e quindi dall’assistente sociale del Casentino, arrivano anche all’ufficio sociale del comune.
Spesso vengono messe in una situazione protetta per permettere a tutto il gruppo di supporto di procedere in valutazioni più accurate e cercare soluzioni condivise. Noi lavoriamo quindi in diretta e proficua collaborazione con il Pronto Donna, la collega del codice rosa territoriale e l’Arma dei Carabinieri”.
L’ufficio sociale del comune di Bibbiena è composto: da un’assistente sociale, Tiziana Salamone in forze a Bibbiena dal metà 2022; Francesca Pardi che si occupa dell’assegno di inclusione per tutto il Casentino; Cristina Moraldi figura amministrativa; Daniela Agostini per l’Ufficio Scuola; Ilaria Aguzzi per l’asilo nido E Silvia Zichella per associazionismo e cultura; la dirigente e responsabile Michela Cungi.
Tiziana Salamone commenta: “Come assistenti sociali lavoriamo anche a stretto contatto con le scuole, in quanto la scuola è un luogo in cui si riescono a monitorare meglio le varie situazioni familiari e sociali. ma la nostra collaborazione va anche oltre, ovvero con il terzo settore e l’associazionismo.
E’ dal confronto e dalla collaborazione continua con tutte queste figure che riusciamo a portare un sostegno. Quello che cerchiamo di fare in ogni situazione è instaurare un ruolo di fiducia con le famiglie.
Purtroppo sulle nostre figure c’è ancora tanto pregiudizio di base. In realtà l’assistente sociale è una figura di contatto e di supporto fondamentale per le famiglie stesse. Le nuove leggi pongono al centro la famiglia e per sostenere le famiglie e i nuclei familiari in modo sostanzioso, soprattutto sulla strada della loro autonomia. Le nuove linee guide ci chiedono appunto di sostenere la famiglia”.
Tiziana entra di più anche nel merito del sostegno alle donne dicendo: “Quando parliamo di famiglie e di donne parliamo sempre di percorsi personalizzati. Si fanno dei primi colloqui con la collega del codice rosa, per capire la situazione poi, insieme anche alle psicologhe del territorio, cerchiamo di definire progetti mirati.
Si lavora in equipe e con le colleghe, ma anche con il territorio e questo ci consente di dare un supporto concreto e coordinato”. Francesco Frenos, Assessore al Sociale conclude: “Ringrazio il nostro ufficio del sociale, persone capaci e appassionate con le quali cerchiamo di gestire tutte le situazioni di aiuto e supporto, dalle famiglie in difficoltà, ai minori, alle donne vittime di violenza domestica.
A questo proposito il numero per il nostro territorio potrebbe sembrare non elevato, ma l’impegno nel monitorare adeguatamente tutte le situazioni a rischio è sempre alto.
In questo ovvero nella prevenzione chiediamo l’aiuto di tutta una serie di soggetti che possono dare un supporto in termini di vigilanza attiva e se serve di supporto nel momento dell’emergenza vera e propria. Ringrazio anche le forze dell’ordine per la loro collaborazione con i nostri professionisti e la rete territoriale per i progetti attivati”.